Nuove prospettive di collaborazione internazionale tra l’azienda cuneese e il mercato algerino grazie all’ambasciatore. In dicembre una delegazione Inalpi Moretta sarà ad Algeri.

Venerdì 31 ottobre lo stabilimento Inalpi di Moretta ha ospitato una visita diplomatica di rilievo: l’Ambasciatore della Repubblica Democratica Popolare d’Algeria in Italia, S.E. Mohamed Khelifi, accompagnato da Youcef Abbou, rappresentante del Ministero dell’Economia algerino per le relazioni economiche tra i due Paesi.
Ad accogliere la delegazione sono stati il presidente Ambrogio Invernizzi, i consiglieri Pierantonio e Giovanni Invernizzi e la direttrice commerciale Gabriella Bollino. Presenti anche gli onorevoli Fabrizio Comba e Naike Gruppioni e la consigliera regionale Federica Barbero.
La visita ha offerto l’occasione per presentare da vicino la realtà produttiva e la filiera lattiero-casearia Inalpi, con un tour nei reparti e nei laboratori del centro ricerche InLab Solutions, cuore dell’innovazione dell’azienda.
L’Ambasciatore Khelifi, presente a Moretta grazie all’invito dell’Inalpi, ha espresso grande apprezzamento per i risultati raggiunti da Inalpi, sottolineando in particolare gli investimenti in sostenibilità ambientale. Tra i progetti illustrati, il sistema di recupero dell’acqua dai processi produttivi, che consente di riutilizzare fino a 2.800 metri cubi al giorno, pari a oltre un milione di metri cubi all’anno.
Durante l’incontro si è parlato anche delle opportunità di collaborazione economica tra Italia e Algeria nel settore lattiero-caseario.
Una prospettiva che verrà approfondita a dicembre, quando una delegazione Inalpi si recherà ad Algeri per discutere concretamente le modalità di cooperazione.
«Siamo estremamente soddisfatti di questo incontro – ha dichiarato il presidente Ambrogio Invernizzi – perché rappresenta un riconoscimento del lavoro svolto e un passo importante per l’apertura verso nuovi mercati. Inalpi nasce e cresce nel nostro territorio, ma guarda con convinzione al futuro e alle relazioni internazionali che possono far crescere l’economia locale e nazionale».
















































