Città metropolitana rinnova il progetto “Salviamolinsieme” a favore degli animali selvatici

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La Città metropolitana e CANC rinnovano il progetto “Salviamolinsieme”: nel 2023 sono stati salvati quasi 5 mila animali selvatici trovati in difficoltà.

Alcuni sanitari del CANC mentre tentano di aiutare un animale in difficoltà

Anche per il 2024 è stato rinnovato il progetto Salviamolinsieme finalizzato alla tutela degli animali selvatici: l’iniziativa vede l’impegno diretto del personale della Funzione specializzata tutela fauna e flora della Città metropolitana insieme al CANC, Centro animali non convenzionali, all’interno della Struttura didattica speciale veterinaria dell’Università di Torino. Per l’anno in corso il finanziamento è di 37 mila euro.

L’attuale organizzazione di Salviamolinsieme opera presso il CANC a Grugliasco per le attività sanitarie e di mantenimento, cura e riabilitazione degli animali selvatici rinvenuti feriti o in stato di difficoltà sul territorio metropolitano. Il progetto è articolato in diversi servizi.

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Vi è anzitutto un servizio di primo soccorso in grado di garantire l’accettazione degli animali e le cure sanitarie urgenti o di primo livello. Tale servizio è stato avviato nel 2020 ed è disponibile 24 ore su 24 tutti i giorni, con una chiamata alla linea telefonica 349-4163385: chiamando tale numero, il cittadino viene messo in contatto con un operatore specializzato, in possesso di una laurea che li abilita a soccorrere e gestire nel modo più corretto la fauna selvatica. Parlando con l’operatore occorre cercare di identificare correttamente il luogo in cui è presente l’animale ferito o in difficoltà. L’operatore può nell’immediato dare consigli su come comportarsi in attesa dell’intervento dei sanitari veterinari. L’esperienza accumulata in anni di servizio consente ai tecnici di valutare se, nei casi meno gravi, il cittadino può portare direttamente al CANC gli animali rinvenuti o se, invece, occorre un intervento diretto da parte di personale in grado di manipolare in maniera corretta animali che non sono abituati al contatto con l’uomo e possono subire danni gravi a seguito di un intervento errato.

Vi è poi un centro sanitario attrezzato per la terapia medica e chirurgica, terapia post-intervento e prima ospedalizzazione.

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Vi poi centri terapeutico-riabilitativi dotati di strutture atte alla degenza degli animali delle diverse specie e alla loro riabilitazione e infine più strutture che possano ospitare gli animali con invalidità croniche tali da non consentire la loro reimmissione in ambiente naturale e/o animali appartenenti alla fauna esotica recuperati o oggetto di sequestro.

Il successo di tali progetti è divenuto evidente nel giro di pochi anni dalla loro prima apparizione: la collaborazione con la struttura universitaria, iniziata ormai da vent’anni, ha scritto uno dei capitoli fondamentali della sua storia all’inizio del 2020, quando la Città metropolitana e la Struttura didattica speciale Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino hanno avviato la sperimentazione del servizio “Salviamoli insieme on the road”, per il recupero in campo della fauna selvatica classificata come pericolosa, degli ungulati, dei carnivori, dei rapaci diurni e notturni e degli ofidi, serpenti, feriti a seguito di incidenti stradali. Gli interventi di recupero e salvataggio sul posto sono stati 250, mentre le segnalazioni telefoniche dei cittadini sono state 1120.

Solo nel 2023 i sanitari del CANC hanno curato quasi 5000 animali selvatici rinvenuti in difficoltà e recuperati dai propri tecnici faunistici, da privati cittadini o dagli agenti faunistico-ambientali della Città metropolitana di Torino. Tra le specie che più frequentemente sono in pericolo figurano i colombi, i rondoni, i ricci, i merli, i caprioli, le volpi, i rapaci e i tassi.

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