Deposito nucleare in Piemonte, il confronto in Consiglio regionale

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Il Consiglio regionale del Piemonte si è riunito per parlare della mappa pubblicata da Sogin che individua alcune aree della Regione, tra cui Carmagnola, tra quelle idonee a ospitare il futuro deposito nucleare nazionale. L’assessore Marrone ribadisce l’impegno dell’Ente a supporto dei Comuni.

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Il Consiglio regionale ha discusso delle ipotesi di Sogin di realizzare in Piemonte il futuro deposito nucleare nazionale (foto dal sito cr.piemonte.it)

Il tema del deposito nucleare nazionale, che vede Carmagnola tra le possibili aree indicate da Sogin, è stato al centro del dibattito all’interno del Consiglio regionale del Piemonte.

L’aula, in particolare, ha esaminato e discusso sei ordini del giorno sul tema approvandone cinque, presentati da FdI, Lega, M5S, PD e Forza Italia.

Quello di Fratelli d’Italia, primo firmatario Davide Nicco (ex sindaco di Villastellone), impegna il presidente e la Giunta regionale “a farsi parte attiva nei confronti del Governo per tutelare i propri territori ad alta valenza agricola e naturalistica” e “a rendere disponibili l’Avvocatura generale, gli uffici regionali e il relativo personale ai Comuni interessati al fine di poter supportare la predisposizione delle controdeduzioni”.

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Quello presentato per la Lega da Andrea Cane, sottoscritto da FdI, impegna la Giunta regionale e gli assessori competenti “ad attivarsi presso il Governo affinché si adoperi presso Sogin alla costituzione di un Tavolo di lavoro ove possano partecipare le Regioni e gli Enti locali interessati”.

L’Odg presentato per il M5S da Sean Sacco, sottoscritto dal M4o, impegna la Giunta regionale “a condividere con il Consiglio regionale i rilievi eseguiti da Arpa Piemonte sulle aree individuate come potenzialmente idonee a ospitare il sito unico nazionale” e “a fornire tutto il supporto tecnico e legale necessario ai Comuni nell’analisi per l’esclusione dei siti individuati”.

Quello di Alberto Avetta (Pd) impegna il presidente e la Giunta regionale “a sostenere presso i Ministeri competenti le ragioni di una adeguata proroga della scadenza per il deposito di osservazioni affinché tutti i soggetti interessati possano sviluppare i necessari approfondimenti”, a dedicare le attività “di tutte le competenze tecniche e professionali della Regione per elaborare studi e analisi propedeutiche al dibattito” e “a informare i piemontesi con la massima trasparenza”.

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Il documento presentato per Forza Italia, dal primo firmatario Paolo Ruzzola, illustrato in aula da Carlo Riva Vercellotti, impegna la Giunta a convocare “in modalità permanente il Tavolo per la trasparenza sul nucleare quale luogo di confronto per tutti i soggetti interessati” e a farsi garante di un’approfondita “azione di informazione e confronto con i territori e i cittadini, anche valorizzando le importanti conoscenze e competenze dell’Ente Regione”.

Al termine del dibattito è intervenuto l’assessore alla trasparenza e agli affari legali, Maurizio Marrone, che ha ribadito il supporto della Regione: «In Consiglio Regionale abbiamo ospitato e ascoltato con attenzione la voce dei Comuni del Piemonte che si sono trovati sbattuti da un giorno all’altro sulla carta dei siti potenzialmente idonei per ospitare il sito nazionale di stoccaggio dei rifiuti nucleari: un lungo elenco di danni agli investimenti in agricoltura, turismo e mercato immobiliare nei territori coinvolti, per colpa di un governo che si è basato su schede datate e colme di refusi -commenta- Proporrò in Giunta che la Regione Piemonte faccia proprie le osservazioni dei Comuni interessati, raccogliendole in una nota formale da mandare a Roma, così da essere nelle condizioni di poter muovere l’Avvocatura regionale qualora la Carta Nazionale delle Aree Idonee non dovesse tenere conto, ancora una volta arbitrariamente, delle ragioni dei territori in difesa delle proprie eccellenze enogastronomiche e ambientali».

Non sono mancate le polemiche da parte delle forze di opposizione, in particolare dal Movimento 5 Stelle che ha parlato di “propaganda e strumentalizzazioni” parte del presidente Cirio.
Ci saremmo aspettati una posizione matura, aperta al dialogo -hanno accusato dal Gruppo grillino- Surreale l’accusa rivolta al Governo di aver preso decisioni senza consultare il territorio. La pubblicazione della carta dei siti potenzialmente idonei è proprio un passaggio fondamentale per garantire trasparenza ed un percorso il più partecipato possibile“.

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