Deposito nucleare, restano le preoccupazioni nei confronti di Sogin

758

“Se Sogin non rispettasse le indicazioni sulla trasparenza si aprirebbe un caso politico”: c’è ancora preoccupazione sul tema del deposito nucleare dopo la riunione tra parlamentari piemontesi, Città metropolitana e Regione.

deposito sogin
Deposito di scorie nucleari, i parlamentari piemontesi si schierano al fianco dei territori (foto: Sogin)

Resta alta la preoccupazione da parte degli Enti locali piemontesi -soprattutto nei confronti di Sogin- per quanto riguarda la localizzazione del futuro deposito nazionale delle scorie nucleari, che vede anche Carmagnola tra le possibili aree.

E’ quanto emerso dal vertice tra Regione, Città metropolitana di Torino e parlamentari eletti in Piemonte, che si sono confrontati sul tema a meno di due mesi dal seminario in programma il 15 novembre prossimo, che sarà dedicato all’analisi delle osservazioni tecniche relative ai siti piemontesi.

Durante tale incontro, infatti, Sogin dovrebbe fornire le opportune risposte, anche alle richieste di chiarimento presentate dagli Enti di area vasta e dai Comuni potenzialmente interessati all’ubicazione del deposito.

Deposito nucleare: avviato il seminario nazionale per decidere dove costruirlo

Se Sogin non rispettasse le indicazioni sulla trasparenza del procedimento di localizzazione del deposito unico nazionale delle scorie nucleari, indicate nella mozione che la Camera dei Deputati ha approvato nei mesi scorsi, si aprirebbe un caso politico, perché un’azienda di Stato agirebbe fuori dal controllo dagli indirizzi formulati dal Governo e del Parlamento“, si legge nel comunicato stampa diffuso dalla Città metropolitana dopo la riunione.

È opportuno istituire un tavolo di lavoro che coinvolga i parlamentari piemontesi, che a loro volta dovranno chiamare i Ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico a riferire alle competenti Commissioni di Camera e Senato sullo stato di avanzamento della procedura, sulle garanzie per la trasparenza e sull’effettivo rispetto delle indicazioni contenute nella mozione approvata dalla Camera e condivisa da tutti i capigruppo delle forze politiche di maggioranza -aggiungono dalla ex Provincia- Della questione potrebbe essere investita anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti“.

Anche la Camera dei Deputati discute la petizione anti-nucleare a Carmagnola

Anche gli amministratori locali -tra cui il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio- hanno ribadito la propria preoccupazione per l’atteggiamento della Sogin, che ha previsto tempi strettissimi per la presentazione delle osservazioni alla Carta nazionale che individua le aree potenzialmente interessate all’ubicazione da parte dei singoli Comuni interessati.

I sindaci, inoltre, auspicano “che l’impegno garantito dai parlamentari sortisca gli effetti desiderati, in termini di una maggiore attenzione alle legittime esigenze dei territori. Anche la Regione ha chiesto un nuovo coinvolgimento istituzionale nel futuro percorso di decisione.

La Regione: “nessun sito in Piemonte è idoneo per il deposito nucleare”