La sorpresa di Désirée Cognetti all’Aperilibro Ragazzi

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Désirée Cognetti, ospite all’Aperilibro Ragazzi di Carmagnola, ha svelato al pubblico il finale della sua storia, “scritto” dal destino dopo la pubblicazione del libro “Una storia che parla di te”.

Aperilibro Ragazzi Désirée Cognetti
Désirée Cognetti con le “lettrici del mese” alla serata dell’Aperilibro Ragazzi di Carmagnola (foto di AnnaClara Barbera)

Non c’era da aspettarsi il lieto fine. Anzi, nemmeno un finale. Perché nel libro non è scritto. Ma, a volte, il destino si mostra generoso. E il finale di “Una storia che parla di te”, opera di Désirée Cognetti, è arrivato due mesi dopo la pubblicazione, con un vero e proprio coup de théâtre in occasione della serata dell’Aperilibro Ragazzi organizzata dal Gruppo di Lettura Carmagnola.

La scrittrice torinese ha raccontato la sua storia (vera e drammatica) con una lucidità e una serenità d’animo che hanno dell’incredibile; una storia finora mai narrata per intero, nemmeno alle persone che erano entrate più in profondità nella sua vita.

Désirée è figlia di una coppia di tossicodipendenti (anche se nel libro lei non usa mai la parola droga) e nella sua infanzia passa attraverso le infinite strade dell’affidamento, alternate a ritorni a casa dalla mamma (che nel frattempo si è separata dal papà) in una vorticosa altalena che ha momenti drammatici e di violenza che si contrappongono a periodi di felicità regalati da una madre che, quando non è in preda alla droga, è una persona che le sta vicino, la fa appassionare all’arte e alla lettura, le insegna mille cose. Insomma una mamma complice della bambina, che ha a cuore sua figlia. Una mamma che, però, diventa aggressiva quando non è in lei, quando è preda alla dipendenza.

Con il passare degli anni la mamma trova un nuovo compagno e nel frattempo il maggior desiderio della bambina è di avere un fratellino. “Ho sempre cercato un fratello, qualcuno che fosse come: non colpevole”, scrive nel libro.
Il sogno si avvera il giorno in cui Désirée compie dodici anni. Per Zakaria, il fratellino appena arrivato, lei diventa una “mamma” premurosa, perché lo accudisce cambiandogli i pannolini, facendogli il bagnetto, preparandogli il biberon, con la sensibilità che sembra avere solo una tenera madre. Un impegno che la fa felice e le dà una grande motivazione nella quotidianità.

Tutto però crolla appena nove mesi dopo la nascita di Zakaria, quando lei stessa, rientrando a casa da scuola, trova la madre morta per overdose e il fratellino piangente. E da quel momento riparte la trafila degli affidamenti, ma soprattutto della separazione da Zakaria che negli anni successivi Désirée vede solo due volte. E da quando il bambino compie tre anni ne ha il distacco assoluto.

Ora la sensibilità è cambiata, ma negli anni Novanta i giudici erigevano un muro tra i fratelli e così non ci siamo più rivisti” ha rimarcato la scrittrice dal palco della Sala Monviso di Carmagnola. Désirée cresce e appena diventa maggiorenne inizia una battaglia legale per ottenere l’affidamento del fratello, senza però riuscirci.

Il cruccio di questa lontananza resta ben fisso dentro di lei, che se chiude gli occhi lo rivede. Cinque anni fa decide di scrivere un libro, che rappresenta un messaggio nella bottiglia lanciata nel mare dell’ignoto, per ritrovare un fratello che la durezza della legge, e dei giudici, le hanno impedito di avere al suo fianco appena diventata maggiorenne.
“Ho fatto richiesta di affidamento di Zakaria appena ho potuto ma mi è sempre stata negata. Certo, a quell’epoca non avevo un lavoro stabile, non avevo una casa fissa. Ma come mi ero impegnata ad accudirlo in fasce, allora mi sarei impegnata ad allevarlo nel migliore dei modi”, sottolinea. E, con l’unica nota polemica della serata, afferma: “Vorrei che quei giudici mi vedessero oggi. Ora che ho un lavoro fisso, una casa bella e ordinata, un cane e un gatto che mi tengono compagnia”.

Il primo ottobre 2019 il libro di Désirée Cognetti è uscito nelle librerie, ottenendo successo immediato. Perché pur essendo una storia molto forte, nelle sue pagine non c’è vittimismo, non si lanciano accuse a destra e manca. Ma si giustifica una madre che “va capita e perdonata, la cui vita sregolata non mi impedì di continuare ad amarla”.

Un libro di grande forza morale, che mette in evidenza il carattere solare e sorridente dell’autrice che ha impressionato le “lettrici del mese” ovvero Anna D’Onofrio, Chiara Ninghetto, Alessia Torassa (13 anni, ovvero la stessa età di Désirée quando ha accudito il fratello e quando ne è stata dolorosamente separata) che hanno commentato: “Leggendo le pagine abbiamo faticato a immedesimarci in una ragazzina che alla nostra età è stata capace di prendersi sorridendo tali e tante responsabilità, e ha vissuto simili sofferenze”. Ribadendo immediatamente dopo: “Un libro che ci ha coinvolte fin dalle prime pagine. Al punto che abbiamo formato il nostro gruppo di lettura. Una volta la settimana ci incontravamo. Una di noi leggeva ad alta voce un capitolo e poi lo commentavamo”.

Come detto, però, il destino non è sempre beffardo. Lo scorso 13 novembre 2019 Désirée Cognetti è stata ospite della trasmissione “Ora solare” di Paola Saluzzi. E in modo rocambolesco è riuscita a entrare in contatto con Zakaria e la famiglia che da circa 15 anni lo ha in affidamento, riuscendo a trascorrere con loro le festività natalizie.

Ma questa è un’altra storia che, probabilmente, Désirée Cognetti si prepara a scrivere nel suo nuovo libro. O, forse, lo ha già cominciato.