Alla Misericordia di Carmagnola la tradizionale festa di San Biagio

1589

Mercoledì 3 febbraio 2021, per il 399esimo anno consecutivo, la Confraternita della Misericordia di Carmagnola celebra la festa di San Biagio, protettore della gola.

san biagio Carmagnola
Il 3 febbraio si celebra San Biagio alla Misericordia di Carmagnola

Mercoledì 3 febbraio 2021 la Confraternita della Misericordia di Carmagnola celebra la festa di San Biagio, per il 399esimo anno consecutivo.

Sono in programma due messe, alle ore 9:15 e 18. Al termine delle celebrazioni eucaristiche, verrà impartita la benedizione collettiva della gola e sarà distribuito il tradizionale dolce chiamato “La tirà ‘d la festa”: il ricavato delle offerte sarà devoluto per i programmati lavori di restauro del campanile.

Restauro per l’antica statua di San Sebastiano

Gli storici ottocenteschi hanno sempre datato l’apertura della chiesa della Confraternita della Misericordia nel 1618, ma il rinvenimento, alcuni anni fa, di un documento da parte della dottoressa Ilaria Curletti, archivista comunale, ha certificato che la benedizione del sacro edificio è avvenuto sabato 27 agosto 1622 -raccontano dalla Confraternita- Come succedeva normalmente, la chiesa non era ancora terminata completamente. In seguito ad un copioso lascito del medico Giuseppe Antonio Pertusio si ebbero i fondi per terminare gli altari laterali. Per questo incarico gli antichi confratelli scelsero il carmagnolese Ottaviano Trombetta che, sull’altare destro della chiesa, dipinse una Sacra Conversazione che firmò e datò, correndo l’anno 1690. La tela raffigura, sotto lo sguardo della Vergine con il Bambino in braccio, San Carlo Borromeo, sant’Antonio da Padova, san Giuseppe; ma la figura a cui è dato maggior risalto è proprio San Biagio“.

La Misericordia a Villafalletto per il raduno delle Confraternite

Il santo, vescovo di Sebaste in Armenia, era considerato il più potente protettore della gola. “La tradizione vuole che, con le sue preghiere, avesse estratto una lisca di pesce dalla gola di un bambino, evitandone così il soffocamento -spiegano i confratelli- Nella società contadina era data grande importanza alla protezione dei santi. Pertanto ogni santo era invocato per le necessità quotidiane: Sant’Antonio per gli animali e per l’herpes zoster (il famoso fuoco), Santa Liberata per le partorienti, San Giuseppe per i moribondi, San Giacomo per i pellegrini, Santa Barbara e San Simone per la protezione dai fulmini e dai tuoni, San Cristoforo per i viaggiatori e infine ricordiamo San Sebastiano, che è stato il primo protettore di Carmagnola, invocato durante le pestilenze e compatrono della nostra città ed è raffigurato in una bella scultura lignea , recentemente restaurata. A dimostrazione di queste antiche devozioni, nei segreti armadi della Confraternita della Misericordia, si trova una pregevole statua di San Biagio, con reliquia datata 1735, attribuita a Stefano Maria Clemente considerato dagli storici dell’arte il più importante scultore ligneo piemontese del ‘700″.

Addio a Giovanni Romano, noto storico dell’arte originario di Carmagnola