Pasqua: dopo 397 anni, niente “sepolcro” alla Misericordia

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La Confraternita di San Giovanni Decollato ha annunciato che per questa Pasqua, causa Coronavirus, non sarà allestito il Santo Sepolcro nella chiesa della Misericordia di Carmagnola, interrompendo una tradizione avviata nel 1623 e finora realizzata ogni anno.

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Un messaggio di speranza, scritto da don Tonino Bello, sostituisce quest’anno la realizzazione del Santo Sepolcro nella chiesa della Misericordia di Carmagnola.

La Confraternita di San Giovanni Decollato (o dei Battuti Neri) ha annunciato che –dopo 397 anni di ininterrotta realizzazione- quest’anno in occasione della Pasqua non verrà allestito il Santo Sepolcro all’interno della chiesa confraternitale della Misericordia, in piazza Garavella a Carmagnola.

Si tratta di una tradizione che è andata avanti, senza mai un’interruzione, dal 1623 fino allo scorso anno, il 2019 -spiegano i confratelli- Purtroppo l’attuale situazione legata al Coronavirus ci impedisce di rinnovare l’appuntamento quest’anno, nel rispetto anche delle norme che regolano la convivenza all’interno della nostra Comunità“.

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La Confraternita ha comunque voluto ricordare -a chi passa nella piazza- il tempo liturgico in atto, nella consapevolezza di star vivendo un periodo particolarmente faticoso.

E’ stato così scelto di utilizzare una frase di don Tonino Bello, il sacerdote scomparso nel 1993 che fu alla guida di Pax Christi durante la guerra in Jugoslavia: “Coraggio, fratelli e sorelle che soffrite. Mancano pochi istanti alle tre del pomeriggio. Tra poco, il buio cederà il posto alla luce. La terra riconquisterà i suoi colori verginali e il sole della Pasqua irromperà tra le nuvole in fuga“.