La carmagnolese Giulia Gaveglio, formatasi alla Scuola Holden di Torino, ha lanciato MegaBit, un’iniziativa diretta ai bambini, realizzata insieme ad alcune ex compagne di corso. Ecco di cosa si tratta.

La scrittrice carmagnolese Giulia Gaveglio, autrice del romanzo “Il rumore dell’acqua”, è la co-autrice del progetto MegaBit – Cose da grandi, che sta portando avanti insieme ad alcune delle sue ex compagne di corso alla Scuola Holden di Torino.
L’iniziativa, indirizzata ai bambini, consiste in una storia a puntate; ognuna di esse tratta una tematica di attualità attraverso le avventure di Mega e Bit, due alieni che vengono sulla Terra a svolgere delle missioni segrete per conto dei bambini del nostro pianeta e che, nel frattempo, illustrano loro cosa sta realmente accadendo.
Giulia Gaveglio presenta il suo progetto a “Il Carmagnolese”
Com’è nata l’idea di MegaBit – Cose da Grandi?
Vista la nostra formazione, narrativa delle storie, abbiamo deciso di raccontare l’attualità attraverso dei racconti, per spiegare qualcosa ai bambini riguardo le grandi tematiche dei nostri giorni.
Da dove siete partite?
Inizialmente abbiamo partecipato a un concorso interno proposto dalla scuola, che offre questi incontri finali, chiamati “opening doors”, nei quali gli studenti hanno la possibilità di presentare i progetti che hanno sviluppato di fronte a persone esperte nel campo della narrativa e della comunicazione. A quell’epoca non abbiamo ottenuto contatti particolarmente essenziali, ma sicuramente abbiamo avuto l’opportunità di parlare con tante persone e di farci vedere. Il progetto aveva vinto un premio all’interno di questa presentazione, che ci ha incoraggiate ad andare avanti.

Com’è cambiato il progetto da allora a oggi?
MegaBit è partito come un progetto cartaceo, una rivista di cui sono usciti due numeri; non sapevamo ancora bene cosa stessimo facendo, ma in seguito ci siamo lanciate sul mondo del web.
Cosa succederà in futuro?
Al momento stiamo lavorando per conseguire un’affermazione culturale, in modo da poter avere dei possibili tesserati, per credere ancora di più in questo progetto ‘mission’; l’idea è quella di poter raccontare qualsiasi aspetto ai bambini, utilizzando le parole giuste, per farli diventare degli adulti più consapevoli e responsabili.
Avete altri sviluppi in parallelo?
Sì: stiamo lavorando a una serie di storie e regolarmente aggiorniamo la nostra newsletter ‘Briciole’ con consigli su mostre, libri e tanto altro, che trattano le tematiche più rilevanti del periodo. Ci sono anche molte collaborazioni che vorremmo far partire, soprattutto nel campo dell’educazione: l’idea è di portare il progetto nelle scuole e di lavorare insieme agli insegnanti.
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