Mister Sandro Contieri (CSF): “orgoglioso di questa squadra, come carmagnolese”

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Sandro Contieri, allenatore del CSF neo-promosso in Eccellenza per la prossima stagione, commenta la vittoriosa cavalcata: «la soddisfazione è massima, soprattutto essendo carmagnolese».

stefano contieri mister CSF Carmagnola
Mister Sandro Contieri, dal 2019 allenatore della Prima Squadra del CSF Carmagnola: decisiva la sua “mano” nel guidare il team alla vittoria del campionato di Promozione 2022-2023, con il salto di categoria in Eccellenza (foto di Cristiano Sabre, addetto stampa CSF)

Il risultato sportivo è sotto gli occhi di tutti, con il suo CSF Carmagnola matematicamente promosso in Eccellenza per il campionato 2023-2024 già alla terzultima giornata: ai microfoni de “Il Carmagnolese” mister Sandro Contieri, classe 1977, dopo mesi passati a tenere fermo il timone della squadra, si lascia andare a commenti sulla stagione che si sta concludendo.

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Il sogno dell’Eccellenza è realtà. Come si sente l’allenatore che ha guidato i suoi ragazzi fino a questo traguardo?
Adesso che finalmente metabolizzo e ci rifletto, posso dire che abbiamo fatto percorso esaltante, fantastico, pazzesco. Essendo io carmagnolese, poi, posso dire che la soddisfazione è massima.

Qual è stata chiave del successo?
La mia fortuna è stata, innanzitutto, quella di avere una società alle spalle che mi ha dato fiducia, con ottimi collaboratori nello staff e un grande presidente come Alessio Russo: insieme al suo vice Petronio, sanno intervenire al momento giusto e nel modo giusto.
E poi ci sono i miei giocatori. Straordinari. Hanno dato tutto, dal punto di vista umano e caratteriale. Da mister, magari, io avrò anche saputo motivarli o tranquillizzarli quando serviva, ma poi in campo a vincere ci sono andati loro.

Vi aspettavate un risultato così?
L’obiettivo, a inizio stagione, era “proviamoci”. Sapevamo di avere nel girone diverse squadre di ottimo livello: abbiamo lottato e ci siamo riusciti.

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Nel match decisivo, quello di domenica con l’Infernotto, si può dure che ci abbiate creduto fin oltre la fine…
Una partita pazzesca, contro un avversario molto motivato, essendo in lotta per la salvezza. La iniziamo attaccando. Dopo 10 minuti, un nostro giocatore si infortuna; poi ci viene annullata una rete e il loro portiere fa miracoli, annullando ogni nostro altro tentativo. Quindi, mentre siamo sbilanciati in avanti per cercare di vincere, subiamo un goal. Poco dopo, il nostro portiere è espulso. A quel punto sarebbe stato normale tirare i remi in barca, una giornata no… E invece insistiamo. Pareggiamo. E al 95esimo riusciamo a vincere. La partita e il campionato. È stata l’apoteosi.

Ora avete ancora 180 minuti davanti: li affronterete con uno spirito diverso?
Aver raggiunto il traguardo in anticipo ci permette ora di goderci ancora di più il risultato ottenuto. Giocheremo con massima serenità, senza l’assillo del risultato, pur impegnandoci per vincere anche le due partite rimanenti.

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Torniamo all’analisi della stagione. Dietro al successo ci sono stati anche momenti difficili?
Eccome! Abbiamo avuto alcuni infortuni, anche pesanti, a partire da quello subito da Costanzo che si è fratturato il piede e ha finito la stagione dopo le prime giornate. All’inizio, poi, tutto sembrava andare storto: abbiamo perso tre partite su quattro, portando a casa solo tre punti in un mese. Ma non ci siamo scoraggiati e i risultati sono tornati. Così come il mese scorso, quando siamo rimasti bloccati da svariati pareggi: la palla non ne voleva proprio sapere di entrare! Poi, nella gara con il Villastellone, le cose hanno ripreso ad andare nel verso giusto.

Le vittorie aiutano il morale e portano altre vittorie?
A dire il vero non è facile tenere essere così a lungo la capolista, tenendo sempre alte la concentrazione e la tensione, senza mollare. Porta via molte energie. Tutte le partite quest’anno sono state difficili, ma sicuramente c’era la gratificazione del risultato, che dava uno stimolo in più, giornata dopo giornata.

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All’inizio ha sottolineato le sue origini carmagnolesi (mister Sandro Contieri ha giocato tantissimi anni in città, iniziando nella storica Us Carmagnolese e chiudendo la carriera da calciatore proprio nel CSF, dove è diventato allenatore nel corso del 2019, ndr) e anche gran parte dei suoi calciatori è di Carmagnola. Che ruolo ha giocato tutto questo nel corso della stagione?
È stato un valore aggiunto. Nell’attuale rosa del CSF, più della metà dei ragazzi è carmagnolese: questo significa che, mentre giri per strada, incontri i tifosi che ti incoraggiano, i ragazzini delle giovanili che ti seguono. Questo amplifica il tutto. In questi quattro anni, oltre a superare tutte le difficoltà legate al periodo del Covid, abbiamo saputo trasmettere l’attaccamento alla maglia, alla città. A volte i risultati si ottengono proprio così.

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