“Non c’è rispetto per l’Opposizione”: Carmagnola Insieme attacca il centrodestra

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Nuovo scontro in Consiglio comunale a Carmagnola dopo la seduta di giovedì sera: il centrosinistra accusa la Maggioranza di non aver dato il necessario spazio ai consiglieri di opposizione.

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I cinque consiglieri di opposizione di Carmagnola Insieme (centrosinistra): Sabrina Quaranta e Federico Tosco del PD; Ileana Garza, Teresio Bosco e Marina Becchio di Carmagnola Civica (foto di Enrico Perotti per Il Carmagnolese)

Dopo le polemiche già scatenate nei mesi scorsi, i consiglieri del centrosinistra della Coalizione “Carmagnola Insieme” attaccano nuovamente l’Amministrazione e il presidente del Consiglio comunale Filiberto Alberto, accusandoli di non avere rispetto per le forze di opposizione né di cercare il dialogo.

Durante la discussione dell’interpellanza da noi presentata circa gli aggiornamenti sul tracciamento del Dna canino, l’assessore Pampaloni ha preso la parola per più di 10 minuti e, al termine del suo intervento il presidente del Consiglio ha chiuso il confronto, asserendo che il tempo per proseguire fosse ormai scaduto e affermando che le interpellanze non sono un momento di contradditorio. Così facendo, di fatto, ha escluso la possibilità di replica da parte dell’Opposizione“: attaccano i consiglieri comunali del gruppo Angelo Elia Sindaco (in procinto di assumere il nome di Carmagnola Civica) e Partito Democratico

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Alberto ha applicato alla lettera il regolamento, che prevede un massimo di 15 minuti per la discussione di ciascuna interpellanza. “Questo tempo dovrebbe comprendere le risposte della maggioranza e gli interventi dei firmatari, ma se ogni mese si ripete la scena in cui l’assessore in causa parla per più di 10 minuti andando spesso fuori tema, senza dare risposte concrete e cogliendo l’occasione solo per vantarsi del proprio operato, l’opposizione si ritrova senza il dovuto spazio per esprimersi“, specificano da Carmagnola Insieme.

Il centrosinistra boccia anche la proposta fatta dal presidente del Consiglio comunale, che ha suggerito di presentare eventualmente una mozione al posto di un’interpellanza: “La mozione non è uno strumento per chiedere risposte, bensì per presentare iniziative e lui, dato il suo ruolo, questo dovrebbe saperlo benissimo“.

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I rappresentanti di PD e lista Elia attaccano anche su un’altra questione tecnica parallela: “Sempre Alberto ha sottolineato che l’interpellanza sul numero di passaggi di veicoli dai nuovi varchi elettronici aveva un vizio di forma così com’era stata da noi presentata, in quanto risultava essere una richiesto di accesso agli atti, ma che aveva comunque deciso di ammetterla all’ordine del giorno in sede di Capigruppo -spiegano, addentrandosi tra le dinamiche d’aula dell’Assise civica- Ammesso e non concesso che quell’interpellanza presentasse effettivamente un vizio di forma, ci chiediamo come mai allora questa volta il presidente si sia soffermato sulla forma dell’interpellanza, come dovrebbe sempre fare, mentre in tanti altri casi non ha ammesso interpellanze giudicandone invece il contenuto, come accaduto in merito alle richieste di sospensione di alcune deleghe del vicesindaco Cammarata“.

Concludono da Carmagnola Insieme: “A questo punto prendiamo atto ancora una volta che un dibattito con l’attuale Maggioranza non potrà mai esserci, che un confronto tra opinioni differenti resterà improponibile e che le proposte non in linea da quanto dettato da questa Amministrazione che si professa democratica saranno sempre cassate e mai portate in discussione“.

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