La panetteria Pancaffè di Carmagnola ha lanciato l’iniziativa del “Pane in sospeso”, sacchetti di pane già pagato lasciati per i più bisognosi.
Il “ritiro forzato” degli ultimi mesi, ciascuno di noi nelle proprie case, ha riportato alla luce sensazioni condivise comunemente da ogni cittadino. Nel clima di paura, sia verso l’oggi sia nei confronti del domani che ci attende, ci siamo ritrovati tutti uguali o molto più simili di quanto non pensassimo. I timori e i bisogni dell’altro sono divenuti anche i nostri.
La Storia insegna che da eventi drammatici nascono grandi gesti e la pandemia di Coronavirus che ha investito il pianeta ne è l’ennesima dimostrazione, facendo emergere la natura solidale dell’uomo. Anche Carmagnola è scenario di buone azioni e di aiuto verso chi è poco fortunato, in particolare ancor meno in questo periodo difficile e anomalo.
Proprio da questo spirito solidale è nata l’idea della panetteria “Pancaffé” di via Fratelli Vercelli a Carmagnola, che ha messo in atto l’iniziativa “Pane in sospeso” permettendo ai più bisognosi di soddisfare la primaria esigenza della fame.
Chi non ha le possibilità economiche per garantirsi un pasto adeguato, può oggi infatti ritirare il pane senza doverlo pagare, in quanto un altro cittadino ha già provveduto all’acquisto al posto suo. Talvolta, il cibo viene messo a disposizione dal negozio stesso.
Il pane “sospeso”, appositamente imbustato, è a disposizione su un tavolino all’interno del negozio, accessibile a tutte quelle persone che non hanno la fortuna, erroneamente data spesso per scontata, di avere il cibo quotidianamente.
“Tramite un’Associazione, stiamo anche facendo beneficenza agli ospedali e alla Croce Rossa, dando loro cibo quasi tutti i giorni“, aggiunge la titolare della panetteria, Anna Ornato.
Gli operatori del San Lorenzo di Carmagnola ringraziano per gli aiuti di questi mesi
Tanti piccoli gesti come quello di Pancaffé vengono compiuti anche da altre realtà commerciali sparse nel Paese e, sommati gli uni con gli altri, contribuiscono ad andare avanti secondo uno spirito di unione che negli ultimi tempi sembrava essere andato smarrito.
In un momento in cui veniamo ripetutamente invitati al rispetto della distanza sociale, non ci resta che far sentire la nostra vicinanza agli altri con queste azioni, apparentemente piccole ma possibili solo se supportate da un grande cuore e spiccato senso civico.
Giorgia Becchis
