Piemonte: entro il 2024 duemila assunzioni tra il personale medico

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Un piano straordinario per la sanità pubblica del Piemonte prevede duemila assunzioni tra il personale medico entro il 2024.

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In Piemonte annunciate nuove assunzioni a tempo indeterminato per il personale medico [immagine di repertorio]
Con un accordo tra la Regione Piemonte e i sindacati, che prevede in quattro anni l’impiego di 175 milioni di euro, sono previste reinternalizzazioni nella sanità pubblica per arrivare entro il 31 dicembre 2024 a duemila assunzioni tra il personale medico. Al termine del tavolo, previsto per il 14 luglio, avverrà l’insediamento formale dell’Osservatorio regionale in materia di risorse umane in sanità insieme a quello “gemello” in costituzione per la dirigenza medica.

Le duemila nuove assunzioni saranno a tempo indeterminato e verranno in una parte definite con la dirigenza medica, al netto del percorso specifico per gli specializzandi. L’operazione prevede lo stanziamento di 25 milioni già nel 2023, e poi per il 2024, 2025 e 2026 di 50 milioni all’anno di coperture finanziarie aggiuntive per le aziende sanitarie che la Regione è in grado di assicurare con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione.

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Il piano, presentato al Governo, prevede all’interno della prossima programmazione 2021-2027 di destinare i fondi alle aziende sanitarie permettendo loro di liberare nei propri bilanci le risorse da investire sul personale e finanziando in questo modo il piano di assunzioni.

A questo si accompagna l’utilizzo progressivo delle risorse del Decreto Rilancio. Le aziende sanitarie entro la fine dell’anno dovranno poi presentare alla Regione un’analisi delle esternalizzazioni mirata a definire progetti di internalizzazione che garantiscano un risparmio effettivo rispetto all’attuale affidamento all’esterno, consistente in almeno il 20 per cento della quota complessiva (attualmente circa 136 milioni all’anno) entro dicembre 2024. Le parti hanno concordano che questo piano è al netto del turnover e delle stabilizzazioni.

Evidenzia il presidente Cirio: “Dopo 15 anni di gravissime riduzioni del personale della sanità pubblica siamo di fronte a un’inversione di rotta radicale e di un’intesa con le organizzazione sindacali che ha l’obiettivo di dare ossigeno e risorse alla sanità pubblica, abbattere il precariato e potenziare gli organici nel rispetto degli equilibri di bilancio”.

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