“Prof!”, il libro della professoressa Carlini sul mondo della scuola

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È stato recentemente pubblicato “Prof!”, un libro sulla scuola curato dalla professoressa Francesca Carlini, insegnante del Terzo Istituto comprensivo di Carmagnola.

Prof scuola Carlini
“Prof!” è il primo libro sulla scuola scritto dalla professoressa Francesco Carlini, che attualmente insegna al Terzo Istituto Comprensivo di Carmagnola

Francesca Carlini, docente di inglese all’Istituto Comprensivo “Carmagnola 3”, ha pubblicato “Prof”, un libro sui cambiamenti della scuola e sul ruolo dei docenti.

Ho vissuto una grandissima trasformazione nel metodo di relazionarsi con gli studenti, a partire dagli anni ottanta -commenta la docente- Anche la mia esperienza da studentessa è stata molto rilevante per la stesura del libro: ricordo l’autoritarismo degli insegnanti, che, sin dalle elementari, esigevano una grande disciplina”.

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Il testo parte infatti dai primi anni di scuola di Carlini, a La Spezia: “Noi alunni non venivamo coinvolti nelle lezioni, ma eravamo solamente tenuti a studiare. Inoltre, le aule stesse erano molto più grigie, senza cartelloni o disegni. Tuttavia, rispetto al presente, c’era un maggior rispetto per la figura del docente”.

Prosegue l’autrice: “Mentre lavoravo da tecnico a Torino, anni fa, ho notato quanto fosse diverso il rapporto tra i professori e la classe: gli studenti sembravano molto più partecipi, poiché erano loro i protagonisti delle lezioni –continua Carlini– Da quel momento, ho deciso di dedicarmi all’insegnamento”.

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Le sfide del presente sono differenti, ma non minori: è infatti necessario essere autorevoli, non rigidi, e instaurare un rapporto con gli studenti che vada oltre la didattica.

“Entrando in classe, un buon insegnante capisce quale siano le esigenze dei propri alunni e come adeguarvi la lezione. La didattica degli ultimi anni sta diventando sempre più inclusiva, in modo che nessuno venga lasciato indietro: si cercano sempre strumenti per valorizzare gli allievi con disturbi dell’apprendimento. D’altra parte, l’essere troppo ‘morbidi’ ha i suoi rischi: c’è la possibilità di non essere presi sul serio -analizza l’autrice di “Prof!”, che conclude- Spero di continuare a coinvolgere i ragazzi in progetti interessanti, dall’educazione civica alla consapevolezza del cyberbullismo, per fare sì che imparare sia un piacere“.

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