Santena ricorda le vittime innocenti delle mafie

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Santena ha organizzato diverse iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie e per sensibilizzare vecchie e nuove generazioni al tema della legalità.

Dopo il successo dello spettacolo Borsellino, proposto lo scorso anno con le medesime modalità, la biblioteca ha chiesto al Teatro Bresci di portare in scena a Santena ‘Ndrangheta, regia Anna Tringali

Il Comune di Santena ricorda l’appuntamento con diverse iniziative per ricordare le vittime innocenti delle mafie, a partire da questo fine settimana.

Venerdì 12 aprile alle ore 21 nell’Aula Magna della scuola Secondaria Giovanni Falcone di Santena sarà possibile incontrare il Comandante Alfa, co-fondatore del G.I.S (Gruppo di Intervento Speciale) e saggista, che dialogherà con Meo Ponte, giornalista per “La Repubblica”.

Inoltre, nei due fine settimana dal 13 al 21 aprile, sarà visitabile la mostra documentale Sub Tutela Dei all’Oratorio san Luigi, in cui sarà possibile ripercorrere la vita del giudice e magistrato italiano Rosario Livatino, ucciso dalla Mafia ad Agrigento nel 1990.

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Durante l’inaugurazione della mostra, prevista alle 16:30 di sabato 13 aprile, ci saranno gli ospiti Luca Tosoni, curatore della mostra, e Salvatore Insenga, cugino di Livatino che dal giudice è stato trattato come fosse un figlio.

Il 19 aprile alle ore 21, al Teatro Elios di Santena, Giacomo Rossetto porta in scena ‘Ndrangheta con la regia di Anna Tringali. Il tema centrale dello spettacolo, la mafia, viene analizzato attraverso cinque personaggi, che si relazionano in modo differente con la ‘Ndrangheta. Per i partecipanti sarà un’occasione per approfondire la conoscenza di un fenomeno mafioso noto, temuto, spesso foraggiato dall’omertà.

Tutte le iniziative sono gratuite, ma per lo spettacolo teatrale si consiglia la prenotazione al numero 345-0785540. Gli eventi sono finanziati dalla Regione Piemonte con i Contributi per iniziative in occasione della “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e per la promozione della cittadinanza responsabile”.

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