Nuovo sportello antiviolenza a Santena

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Uno sportello per uscire dalla violenza: è partito a Santena il servizio Rete Antiviolenza.

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Attivo a Santena il nuovo sportello antiviolenza

L’Amministrazione comunale di Santena, affiancata dalla Regione e dall’Asl, partecipa all’iniziativa Rete Antiviolenza con la creazione di uno sportello aperto a tutti i cittadini.

Nella Farmacia Cavour di via Tana 6, sarà possibile usufruire dei servizi dello sportello del centro antiviolenza: un servizio vicino, a portata di mano, inserito nei percorsi quotidiani.

Chiedere aiuto non è mai semplice, soprattutto se si tratta di violenza domestica. Se poi si è disoccupati, stranieri, con pochi contatti sul territorio è ancora più difficile uscire da un circolo vizioso, perché spesso il carnefice è anche l’unica fonte di sostentamento economico.

«Lo sportello sarà aperto ogni giovedì mattina dalle 9:30 alle 12:30  –spiega Lidia Pollone, assessore alle Politiche sociali di Santena che ha partecipato con Anna Masoero (titolare della farmacia Cavour e presidente dell’Associazione Amaryllis onlus) all’ideazione e progettazione dello Sportello – E’ un servizio per le persone, in particolare per le donne, che attraversano e affrontano situazioni di violenza».

Comune di Santena, Associazione Amaryllis Onlus e Farmacia Cavour hanno costruito un’alleanza contro la violenza e il giovedì non è un giorno a caso: «E’ giornata di mercato, il momento in cui più facilmente le persone sono in centro a Santena -motiva Pollone- E’ stato scelto per permettere anche a chi non ha l’auto oppure esce poco di recarsi a “fare commissioni”, tutelando così chi è già  in una situazione di disagio. Essendo all’interno della farmacia, permette alle persone di entrare in modo del tutto anonimo chiedendo di Simona o di Elisa. Una sorta di parola in codice che segnala al personale della farmacia la richiesta di aiuto. E’ anche attivo il numero verde 800-984548».

L’apertura dello sportello è il primo passo: «Stiamo organizzando  per aprile l’inaugurazione ufficialeFaremo un incontro pubblico con esperti, con momenti di riflessione, ma anche condivisione»