Approvato il Piano per la sicurezza integrata del Piemonte

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È stato approvato il Piano per la sicurezza integrata del Piemonte: l’obiettivo è garantire maggiore sicurezza per i cittadini.

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Approvato il Piano sulla sicurezza integrata in Piemonte

Il Consiglio regionale ha approvato il Piano sulla sicurezza integrata del Piemonte, un progetto costituito da varie iniziative volte a garantire una maggiore sicurezza ai cittadini.

Fabrizio Ricca, assessore regionale alla Sicurezza, spiega le ragioni dell’istituzione di questo piano: “la nostra intenzione è di dare una svolta radicale all’approccio sul tema perché il desiderio di sicurezza dei cittadini, come la richiesta di non aver paura di uscire di casa la sera e di fare una passeggiata al parco, è sempre più presente”.

Le iniziative previste dal Piano si articolano in quattro ambiti principali: potenziare i sistemi di sorveglianza video, analizzare i dati sui crimini per studiare azioni mirate contro la delinquenza, promuovere una “architettura della sicurezza” che riduca le aree abbandonate e assicurare una formazione aggiornata sia agli agenti di polizia sia ai cittadini.

Relativamente alla videosorveglianza, il Piano vuole incrementare i progetti di controllo elettronico nelle aree maggiormente a rischio, potenziando gli impianti già esistenti o installandone di nuovi, e aumentare il numero dei sistemi di sorveglianza dinamici.

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È stata anche presa in considerazione l’attuazione di un progetto sperimentale destinato ai taxisti per elevare il livello di sicurezza nel loro lavoro: nello specifico, si prevede l’assegnazione di un contributo per l’acquisto della strumentazione necessaria da inserire all’interno delle autovetture.

Per quanto riguarda l’analisi dei dati sulla devianza, la Regione vuole incentivare la condivisione di informazioni tra Polizia locale e statale, anche attraverso l’interconnessione delle sale operative delle forze dell’ordine. Per i cittadini invece si prevede una maggiore sensibilizzazione sull’andamento dei reati anche attraverso apposite strategie comunicative in modo da evitare la creazione di una percezione distorta della realtà.

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Importante è anche sviluppare una “architettura della sicurezza” degli spazi pubblici, che favorisca la prevenzione ambientale e la rigenerazione urbana. Nello specifico, si prevede di sistemare i vuoti urbani (come piazze e aree dismesse) e alcuni edifici e di dedicare attenzione a determinati elementi come la segnaletica e l’arredo urbano.

Inoltre, il Piano prevede delle attività di formazione, destinate sia alle forze dell’ordine, sia ai cittadini. Ai primi sono destinati programmi di aggiornamento professionale, diretti a prevenire forme di devianza e a favorire una maggiore mediazione interculturale. Ai cittadini invece si richiede di partecipare attivamente al controllo del vicinato, in collaborazione con le forze dell’ordine, al fine di ridurre il numero di reati contro la proprietà e le persone.

Infine, la Regione prevede di assegnare una serie di contributi destinati a pagare i turni straordinari effettuati dagli operatori di polizia locale nei servizi volti a fronteggiare l’emergenza sanitaria.

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