Anche a Carmagnola si organizza la protesta contro DPCM e coprifuoco

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Venerdì 30 ottobre alcuni commercianti e cittadini di Carmagnola annunciano una manifestazione pacifica di protesta contro l’ultimo DPCM  e il “coprifuoco” notturno della Regione Piemonte.

manifestazione di protesta DPCM carmagnola
Una delle foto condivise su Facebook dagli organizzatori della protesta contro DPCM e coprifuoco, annunciata per venerdì 30 ottobre alle 18 in piazza IV Martiri a Carmagnola

Venerdì 30 ottobre, dalle 18 alle 20, è convocata anche a Carmagnola una manifestazione di protesta contro l’ultimo DPCM e il “coprifuoco” imposto dalla Regione Piemonte.

Il ritrovo è previsto in piazza IV Martiri e l’evento è aperto a tutti i commercianti, dipendenti e cittadini che si sentano danneggiati dalle misure per il contenimento del Coronavirus previste nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 25 ottobre e dall’ordinanza di Alberto Cirio che vieta gli spostamenti notturni sul territorio piemontese.

Pensiamo ai commercianti o ai titolari di attività come le palestre, che rischiano di indebitarsi perché non possono aprire le loro attività, ma anche ai lavoratori dipendenti, che rischiano il posto per le chiusure o che devono rimanere a casa perché il loro orario di lavoro non corrisponde a quello imposto“.

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La manifestazione è stata organizzata da Liliana Brunetto, titolare della pizzeria “Qui sì pizza da Lilly” di via Torino, con Carmen Di Maggio e Giovanni Mallamaci.

Si tratterà di una protesta pacifica: non vogliamo né creare danni alla nostra città né far aumentare i contagi, ma chiedere i nostri diritti, di poter lavorare per portare a casa il pane per le nostre famiglie -sottolineano i promotori- Abbiamo chiesto la presenza della Digos proprio per evitare spiacevoli episodi: con la violenza non si ottiene nulla! Noi vogliamo però far capire a questo Stato che senza lavoro non possiamo vivere. E senza libertà nemmeno“.

Per partecipare alla manifestazione -che si svolgerà in forma statica- occorrerà presentarsi muniti di mascherina e rispettare il distanziamento interpersonale previsto dalla legge. “Chi non rispetterà le regole, sarà allontanato, proprio per evitare contagi“, sottolineano Brunetto, Di Maggio e Mallamaci.

Tutti i partecipanti sono invece invitati a esporre le ragioni della loro protesta tramite cartelloni e striscioni.

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Abbiamo rispettato tutte le normative anti-Covid, ci siamo adeguati a queste mascherine insopportabili, abbiamo sanificato i locali e abbiamo comprato tutte le attrezzature necessarie per garantire una giusta sicurezza: tutti sforzi che però, con l’ultimo DPCM, sono stati vanificati, in tutto o in parte -spiega Brunetto, che i disagi li sta vivendo in prima persona con la propria attività- I provvedimenti sono paradossali e illogici: è possibile far mangiare le persone a pranzo ma non alla sera; dicono sì alle partite di calcio ma no a palestre e piscine, sì agli affollamenti nelle metropolitane e sugli autobus ma poi cinema chiusi e non più di sei persone in casa propria…“.

I manifestanti attaccano quindi il Governo Conte: “Cosa è stata fatto in attesa di questa seconda ondata del virus? Niente! Ora ci bloccano e ci tolgono le speranze che piano piano avevano riacquistato“.

Nel mirino anche il “coprifuoco” notturno imposto dalla Regione, con un’ordinanza del presidente Cirio entrata in vigore lunedì sera che vieta gli spostamenti in Piemonte dalle 23 alle 5.

Non neghiamo la problematica del Covid-19 né vogliamo sussidi o aiuti -concludono gli organizzatori- Chiediamo solo di poter lavorare“.

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