Casanova: sindaci e agricoltori uniti contro il deposito nucleare

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I sindaci di quattro Comuni -Carmagnola, Poirino, Villastellone e Santena- hanno svolto un incontro con gli agricoltori dell’area di Casanova, dove potrebbe sorgere il deposito nucleare italiano.

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L’incontro tra sindaci e agricoltori a Casanova per contrastare l’ipotesi di costruire sul territorio il deposito nazionale delle scorie nucleari

Si è svolto nei pressi di frazione Casanova, nei campi tra Carmagnola e Poirino, un incontro tra sindaci e agricoltori per discutere della possibile individuazione dell’area come sede del futuro deposito nucleare nazionale.

Dal punto di vista istituzionale erano presenti il sindaco della Città di Carmagnola, Ivana Gaveglio, con l’assessore Alessandro Cammarata; il sindaco del Comune di Villastellone Francesco Principi, il sindaco del Comune di Poirino Angelita Mollo e il sindaco del Comune di Santena Ugo Baldi.

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I rappresentanti degli Enti locali del territorio hanno incontrato alcuni esponenti del Consorzio del Peperone di Carmagnola e diversi agricoltori della zona, per discutere delle possibili implicazioni del progetto e per valutare le osservazioni da presentare per contrastare il piano.

L’area a nord di Casanova è stata infatti ritenuta “tecnicamente idonea” da Sogin, la società statale che gestisce il nucleare in italia, che lo scorso 5 gennaio ha reso nota la mappa dei 67 siti in cui potrebbero venire stoccate le scorie radioattive prodotte in tutto il Paese.

Da subito si è registrata una levata di scudi contro l’individuazione dell’area carmagnolese, a partire dal Consiglio comunale, ed è stato anche fondato un Comitato civico per dire “no” al deposito, che ha avviato una raccolta firme e una petizione online.

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