Villastellone, scorie nucleari: anche il sindaco Principi dice “no”

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Il sindaco di Villastellone, Francesco Principi, si schiera a fianco del Comune di Carmagnola, contro la costruzione di un deposito di scorie nucleari a pochi chilometri dal suo Comune.

Francesco Principi Villastellone scorie nucleari
Francesco Principi, sindaco di Villastellone: anche lui si schiera contro l’ipotesi di fare a Carmagnola il sito nazionale di stoccaggio dei rifiuti radioattivi italiani

A una settimana dall’inserimento di Carmagnola nell’elenco dei siti italiani idonei ad ospitare il deposito nazionale di scorie nucleari, i sindaci del territorio carmagnolese che si oppongono a questa scelta sono sempre più numerosi: tra questi, anche Francesco Principi, primo cittadino di Villastellone.

A questo proposito, Principi dichiara: “Sono assolutamente contrario alla scelta del Sogin e del Governo di includere Carmagnola all’interno della mappa per tre ragioni fondamentali: agricoltura, ambiente e sanità”.

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Il sindaco di Villastellone approfondisce i vari aspetti delle tre tematiche e chiarisce come l’opposizione a questo progetto non sia “un no a priori e immotivato”, bensì sia “frutto di valide considerazioni“.

In primo luogo, relativamente all’agricoltura, il territorio carmagnolese è molto importante per il settore agroalimentare. Nei decenni scorsi, infatti, si è investito notevolmente in questo ramo, rendendo l’area molto conosciuta per i propri prodotti agricoli, tipici e di qualità, tra cui il peperone di Carmagnola, l’asparago di Poirino e la patata di Villastellone.

Questa peculiarità del territorio ha portato la Regione ad approvare, a marzo dell’anno scorso, la costituzione di un Distretto del Cibo dell’area Carmagnolese e Chierese per valorizzare le produzioni agricole e agroalimentari.

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Al discorso agricolo si uniscono poi delle considerazione di tipo ambientale. Nella zona tra Poirino e Villastellone, all’altezza della frazione Favari-Avatanei, sorge attualmente un sito protetto dal WWF la cui creazione, avvenuta una ventina di anni fa, aveva in passato già impedito la costruzione di una discarica.

Inoltre, da va sottovalutata la presenza sul territorio di aziende che causano, per loro natura, un certo livello di inquinamento“, aggiunge Principi.

Una terza motivazione riguarda la Sanità: Villastellone si è infatti proposto come Comune per la costruzione del nuovo ospedale unico dell’Asl TO5 nella zona dell’ex Stars. Nel caso in cui il paese fosse effettivamente preso in considerazione, il nosocomio disterebbe a soli due chilometri in linea d’aria dal deposito di scorie.

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Comuni piccoli come il nostro non hanno le capacità tecniche e geologiche, richieste dalla specificità del tema, per produrre delle controdeduzioni: per questo motivo abbiamo deciso di unirci e di chiedere aiuto e supporto agli Enti superiori”.

Dal coinvolgimento della Città Metropolitana, è stato organizzato un Tavolo a cui hanno partecipato tutti i Comuni piemontesi coinvolti, in totale otto, a cui è seguita una seconda riunione tenutasi ieri, lunedì 11 gennaio.

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A questo secondo incontro sono stati chiamati a intervenire i parlamentari piemontesi, che sostengono le nostre motivazioni: nei prossimi giorni, attraverso l’aiuto dei suoi organi tecnici e competenti, la Regione sarà impegnata a comprendere meglio le attività e le controdeduzioni da presentare -prosegue il sindaco di Villastellone- Inoltre, i parlamentari si faranno portavoce presso il Governo centrale per ottenere il rinvio o la sospensione dei termini entro cui occorre fornire l’apposita documentazione con le varie osservazioni, difficile da reperire soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria”.

Intanto, il primo cittadino assicura: “Lo scorso sabato si è tenuto a Carmagnola un Consiglio comunale straordinario in diretta in merito a questa tematica: non appena riceveremo i vari documenti, provvederemo ad appoggiare, con un atto ufficiale di supporto, questo Comune limitrofo al nostro”.

Inoltre, così come a Carmagnola e a Poirino, anche i cittadini di Villastellone potranno presto esprimere il loro disappunto attraverso una raccolta firme contro il deposito nucleare, che sarà organizzata nei prossimi giorni.

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