Carmagnola: regole per coltivare gli orti durante l’emergenza Coronavirus

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Un’ordinanza del sindaco Ivana Gaveglio fissa le norme per andare a curare gli orti sul territorio di Carmagnola durante l’emergenza Coronavirus. Il tema affrontato anche da una FAQ del Governo.

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Lo spostamento all’interno del Comune di Carmagnola per curare gli orti (“attività agricole amatoriali”) è regolato da un’apposita ordinanza firmata nel weekend dal sindaco Ivana Gaveglio, valida per tutto il periodo di emergenza Coronavirus.

Essa prevede che tale spostamento debba avvenire non più di una volta al giorno, da parte di un solo componente del nucleo familiare e limitatamente agli interventi strettamente necessari alla tutela delle produzioni vegetali e nelle indispensabili operazioni necessarie in questa stagione.

In particolare, è stato fissato un calendario settimanale, così definito:

  • Lunedì e giovedì: cognomi che iniziano dalla A alla G
  • Martedì e venerdì: cognomi che iniziano dalla M alla P
  • Mercoledì e Sabato: cognomi che iniziano dalla Q alla Z

La norma si applica anche all’Associazione Orti Famigliari, con l’obiettivo di evitare assembramenti.

“Si è ritenuto opportuno adottare questo specifico provvedimento, considerato che i prodotti di tale attività sono destinati allautoconsumo familiare, anche da parte di nuclei in difficoltà economica a causa della crisi sanitaria in corso -commenta il sindaco Gaveglio- Siamo consapevoli che non svolgere o ritardare alcune pratiche agricole potrebbe compromettere tutta la produzione oltre allo spreco di importanti risorse alimentari“.

La questione è stata comunque affrontata anche a livello nazionale, con una risposta data dal Governo tra le FAQ (domande più frequenti) pubblicate sul sito nazionale dedicato ai chiarimenti sul decreto #iorestoacasa.
E’ consentito, anche al di fuori del Comune di residenza, lo svolgimento di attività lavorative su superfici agricole, anche di limitate dimensioni, adibite alle produzioni per autoconsumo, non adiacenti a prima od altra abitazione?“, è la domanda.

Questa la risposta valida a livello nazionale: “Si, la coltivazione del terreno per uso agricolo e l’attività diretta alla produzione per autoconsumo rientrano nel codice ATECO “0.1.” e sono quindi consentite, a condizione che il soggetto interessato attesti, con autodichiarazione completa di tutte le necessarie indicazioni per la relativa verifica, il possesso di tale superficie agricola produttiva e che essa sia effettivamente adibita ai predetti fini, con indicazione del percorso più breve per il raggiungimento del sito“.

La norma non vale però per gli orti delle seconde case: “Per quanto concerne i giardini privati delle case diverse dall’abitazione principale e ubicate in un altro Comune, è consentita l’attività di cura e manutenzione solo da parte del personale incaricato che svolge attività imprenditoriale“, cioè i professionisti del settore.