Intervista a Aurel Boussin, restauratore alla Reggia di Versailles diventato carmagnolese

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Dalla Francia al Piemonte, l’artista Aurel Boussin, carmagnolese d’adozione, racconta il suo viaggio tra il restauro dei monumenti storici e le nuove sfide creative in un territorio ricco di opportunità.

Aurel Boussin, scultore francese e cittadino carmagnolese

Il restauratore Aurel Boussin, 38 anni, originario della Normandia e carmagnolese d’adozione, racconta la sua carriera artistica tra la Francia e il Piemonte. Laureato in restauro di monumenti storici a Parigi, ha lavorato su progetti prestigiosi, tra cui la cancellata della Reggia di Versailles. “Mi sono innamorato del marmo di Carrara mentre lavoravo sui caminetti di Versailles, e questo mi ha spinto a trasferirmi in Toscana quattordici anni fa,” racconta.

L’Italia, però, non è stata sempre un terreno fertile per la sua carriera: “Qui i monumenti sono fatti di pietre dure, come marmo e granito, che durano nel tempo e necessitano di meno restauri rispetto alla pietra morbida dei monumenti francesi. All’inizio non conoscevo nessuno e non parlavo bene la lingua, è stata dura lavorare“. La sua passione per l’arte e la scultura gli ha permesso però di superare queste difficoltà.

A Carmagnola è arrivato quattro anni fa, per amore della famiglia. “La madre di mio figlio è originaria di questa città e ho scelto di stabilirmi qui per stare vicino a loro. Oggi mi sento parte della comunità, apprezzato e a mio agio. Rispetto alla Toscana, qui c’è meno arte e turismo, ma ci sono nuove opportunità creative“.

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Tra i suoi lavori in Piemonte, spiccano restauri al Cimitero Monumentale di Torino e una scultura per il ristorante di Antonino Cannavacciuolo vicino ad Asti. Tuttavia, il suo sogno è collaborare su progetti legati alle regge sabaude.Mi sono proposto per lavorare alla Reggia di Venaria e al Castello di Racconigi. Sono dei luoghi meravigliosi“.

La sua carriera lo porta spesso all’estero, dove espone opere in Scandinavia, Asia e Sud America. Nonostante ciò, Carmagnola rimane un punto fermo. “Sono felice di aver messo radici qui, ma amo viaggiare. L’arte è instabile, ma ho tanti progetti nel cassetto“.

Dalla Normandia al Piemonte, passando per la Toscana, Aurel Boussin porta con sé il suo talento e una visione artistica che unisce passato e futuro, i monumenti storici e le sculture. Un’artista che, attraverso il marmo e la pietra, continua a raccontare storie e a costruire bellezza.

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