Al via il procedimento per il nuovo Piano Regolatore di Carmagnola

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A breve sarà individuato il professionista che affiancherà l’Amministrazione nella redazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale carmagnolese, le cui tempistiche sono stimate in almeno 4 anni.
“Non è prevista una nuova fase espansiva per la città”, anticipa in sindaco Ivana Gaveglio.

Ivana Gaveglio Tari ravvedimento operoso giunta in tour piano regolatore
Il Sindaco Gaveglio

Ha preso il via il lungo procedimento per la revisione strutturale del Piano Regolatore Generale Comunale (PRGC) di Carmagnola, che porterà a disegnare la mappa della città nei prossimi decenni a venire.

In questi giorni, gli uffici comunali stanno provvedendo all’apertura e analisi delle buste amministrative relative alla gara per individuare il professionista che affiancherà l’Amministrazione cittadina nel complesso percorso politico-amministrativo, con consulenza sugli aspetti tecnici, burocratici e giuridici.

Entro il mese di marzo contiamo di aver scelto questa figura, che avrà il compito di affiancare questa Giunta, e la prossima, nella revisione del Piano Regolatore -spiega il sindaco, Ivana Gaveglio, che ha tenuto per sè le deleghe a Urbanistica e pianificazione territoriale- Il procedimento dura, in genere, dai quattro ai cinque anni, inclusa una fase di coinvolgimento e di partecipazione attiva della popolazione. Molti tempi sono dettati dalla Legge“.

L’attuale Piano Regolatore è in vigore dal 1998, pur con numerose varianti intervenute nel corso degli anni ma mai strutturali.
Il primo compito del professionista sarà quello di adeguare tutto alle modifiche normative che sono state introdotte in questi ultimi tre decenni, a partire da quelle a livello regionale -prosegue il sindaco- Questa Amministrazione intende quindi dare quindi la sua visione della Carmagnola del futuro, prendendo scelte politiche di indirizzo“.

Con quale visione generale?Non credo che nei prossimi decenni Carmagnola potrà vivere una grande fase espansiva -si sbottona il sindaco- Ritengo che dovremo concentrarci sulla limitazione del consumo di suolo e sul recupero e riuso degli edifici già esistenti. Andrà inoltre tenuto in grande considerazione l’aspetto idrogeologico-geologico“.