Progetto “Scuola sicura” in Piemonte, per tornare in classe in sicurezza

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Oggi, lunedì 4 gennaio 2021, ha inizio il progetto sperimentale “Scuola sicura”, elaborato dalla Regione Piemonte per garantire il ritorno a scuola in presenza in totale sicurezza.

Scuola Sicura Piemonte
Al via il progetto “Scuola Sicura” in Piemonte, che prevede tamponi per il personale docente e per gli studenti di seconda e terza media, su base volontaria (foto: nursetimes.org)

Da oggi, lunedì 4 gennaio 2021, la Regione Piemonte attiva il piano “Scuola sicura”, un progetto sperimentale che ha l’obiettivo di assicurare il ritorno a scuola in presenza in totale sicurezza dopo le vacanze natalizie.

Il piano è stato elaborato dall’Ente grazie alla collaborazione di epidemiologi ed esperti e comporta un investimento di 7 milioni di euro che, secondo quanto affermato dall’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino, “testimonia ancora una volta l’attenzione che la Regione ha dedicato e continua a dedicare alla scuola”.

Il progetto “Scuola sicura” della Regione Piemonte è suddiviso in due parti, la prima dedicata al personale scolastico e la seconda agli studenti delle scuole medie.

Da oggi e fino al 31 marzo 2021 si prevede di svolgere uno screening attraverso test antigenici o molecolari (ovvero i cosiddetti “tamponi rapidi” e standard) al personale docente e non docente dei servizi educativi per l’infanzia e delle scuole dell’infanzia, elementari, medie e superiori e delle agenzie formative del sistema dell’Istruzione e della Formazione professionale, per un totale di 83 mila persone.

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I tamponi vengono eseguiti su base volontaria, ogni 15 giorni, e sono effettuati tramite la prenotazione del proprio medico di medicina generale.

Da lunedì prossimo, 11 gennaio, sarà poi il turno degli studenti della seconda e della terza media, per un totale di 75 mila persone, che saranno invitati a effettuare test molecolari e antigenici per permettere uno screening su questa fascia di età. Anche in questo caso si tratta di tamponi su base volontaria, ma da svolgere ogni mese in uno degli hotspot presenti sul territorio.

L’epidemiologo Giuseppe Costa spiega il motivo della scelta degli studenti di questa fascia di età come beneficiari della prevenzione: “Il test, svolto a rotazione agli studenti delle classi medie, serve per facilitare il tempestivo tracciamento dei casi in una fascia di età che, insieme alle superiori, si è dimostrata più esposta alla vie di contagio della vita scolastica e parascolastica. Inoltre, rispetto alle superiori, i ragazzi delle medie risultano più vulnerabili all’impoverimento delle opportunità di apprendimento legato alla didattica a distanza”.

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La Regione richiede la collaborazione tra tutti gli attori fondamentali, a partire dai genitori, per permettere una ripresa dell’attività scolastica in totale sicurezza: al momento, si prevede un’adesione all’effettuazione dei tamponi pari al 70%.

Fabrizio Manca, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, dichiara: “Con questo progetto articolato e complesso viene mantenuta la promessa del presidente Cirio di riprendere le lezioni in presenza per le seconde e terze medie e si garantisce la pienezza dell’esercizio del diritto allo studio e la sicurezza del personale scolastico”.