Scuole: Ceresole d’Alba si interroga sulla ripartenza a settembre

1351

A Ceresole d’Alba, l’Amministrazione comunale e i rappresentanti delle scuole hanno fatto il punto su problemi e soluzioni per la ripartenza “convivendo con il Covid-19”.

scuole ripartenza settembre
Tante attività nelle scuole, soprattutto al nido e alla materna, andranno ripensate in vista della possibile ripartenza a settembre 2020

L’Amministrazione comunale di Ceresole d’Alba ha organizzato una videoconferenza con i referenti dei servizi scolastici del paese per fare il punto sulla ripartenza a settembre delle scuole.

All’incontro hanno partecipato rappresentanti del micronido Zucchero Filato, della materna Artuffi, delle elementari e medie.
Erano presenti, nello specifico: Diomira Agresta per l’Istituto Arpino, Germana Bellonio per la scuola primaria, Valentina Brizio e Giuseppe Lamberti per la scuola secondaria, Tonino Mari e Meo Sona per l’amministrazione della scuola Artuffi, Elisa Pessione, Alessandra Perlo e Luisa Devalle insegnanti della scuola materna, Loredana Di Cristo della cooperativa Alice che ha in gestione il micronido insieme ad Ambra Cortassa coordinatrice del nido. Per l’Amministrazione comunale il sindaco Franco Olocco, Laura Granato assessore ai servizi scolastici, Elio Becchis con delega alla scuola. Laura Burzio per i servizi demografici del Comune.

L’incontro è stato promosso con l’obiettivo di cominciare a discutere del momento in cui le scuole potranno riaprire, consapevoli che le famiglie hanno necessità di supporto per poter tornare al lavoro. Oltre che i bambini e le bambine hanno bisogno di tornare sui banchi di scuola, fisicamente -commentano dal Comune- Tutte le parti hanno espresso la consapevolezza che il rientro non avverrà in questo anno scolastico e difficilmente durante l’estate, oltre alla necessità di cominciare a lavorare per aprire a settembre con quanti più servizi possibile“.

Sarà certamente complesso ma i servizi scolastici di Ceresole d’Alba hanno il vantaggio della dimensione relativamente piccola. “Il messaggio che si vuole trasmettere alle famiglie è che noi ci siamo e che stiamo già lavorando per poter riaprire quanto prima e in sicurezza, a tutti i costi“, proseguono dall’Amministrazione Olocco.

È chiaro che occorrerà lavorare su più fronti.
Gli spazi: questi non mancano tra aule scolastiche, locali della materna, locali adiacenti utilizzabili se necessario (biblioteca, salone del MuBatt, saloni del Municipio, spazi aperti).

La connessione: se come pare la didattica a distanza rimarrà come alternativa alla presenza (ad esempio metà classe a scuola l’altra metà da casa), occorrerà potenziare la banda. “Inoltre sarà necessario fare un censimento di strumenti e connettività delle famiglie per dare supporto a chi per qualsiasi motivi dovesse trovarsi nell’impossibilità di collegarsi“.

I servizi: mensa, palestra, assistenza alle autonomie, doposcuola. “Sono tutti da ripensare -commentano dal Comune- Saranno da ragionare anche il trasporto scolastico e le modalità di accesso ai locali. Inoltre, dal punto di vista sicurezza, è necessario pensare, in collaborazione con le scuole, a igienizzare i locali, misurare la temperatura e tutte le misure di precauzione da attivare“.

Più impegnativa ancora la partita per la materna e per il nido dove mantenere le distanze è quasi un’utopia: si dovranno pertanto ipotizzare idee innovative come piccoli gruppi di lavoro, estensione degli orari, spazi più ampi.

Sarà anche da affrontare il tema del personale che certamente andrà potenziato -aggiungono dall’Amministrazione Olocco- Ci aspettiamo che lo Stato centrale e la Regione facciano la loro parte, ma da parte nostra (Amministrazione e servizi scolastici) dobbiamo da subito iniziare a ripensare tutto in ottica convivenza con il Covid-19“.

Una nuova riunione è prevista tra un mese circa, con un primo elenco di problemi e di possibili soluzioni.