Dopo l’incendio della scorsa settimana, prosegue la cassa integrazione per circa metà dei lavoratori della Teksid di Carmagnola. Nel frattempo l’azienda sta lavorando per ripartire a pieno regime già in poche settimane.

«In seguito all’apertura della cassa integrazione ordinaria avviata la scorsa settimana, l’azienda ha comunicato che la sospensione dell’attività produttiva proseguirà anche per questa settimana, con la stessa modalità della precedente -si legge in una nota diramata ieri dalle rappresentanze sindacali, che seguono l’evolversi della situazione- Rimangono interessate le stesse aree produttive già coinvolte nella precedente sospensione».
Gli ammortizzatori sociali, rinnovati al momento fino a sabato, interesseranno ancora un massimo di 355 lavoratori, pari a circa la metà dei dipendenti Teksid. Praticamente azzerata, a oggi, la presenza di interinali o di personale “comandato” da altri stabilimenti del gruppo.
Lo scenario, però, sembra intanto rapidamente volgere verso soluzioni positive in tempi decisamente rapidi. La produzione delle “anime” sarebbe in fase di ripresa, seppure in forma ridotta, grazie a una deroga temporanea legata alle procedure di gestione dello smaltimento dei fumi.
In parallelo, già nei prossimi giorni, potrebbe entrare in funzione un impianto provvisorio rimovibile a carboni attivi.
L’azienda, inoltre, ha preso contatti con alcune ditte esterne per la fornitura di altre “anime” già realizzate che -sommandosi anche con le scorte a magazzino- dovrebbero permettere di rispettare le consegne legate alle commesse già in essere.
Infine -e questa è la notizia che, se confermata, cambierebbe decisamente il quadro generale- la Teksid sta trattando per l’installazione di un nuovo impianto di ultima generazione, simile a quello andato a fuoco, che potrebbe essere operativo addirittura entro un paio di mesi, permettendo il pieno ripristino di tutta la produzione.
Nel frattempo proseguono le indagini da parte delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco per capire le cause e le origini del disastroso rogo avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 ottobre scorsi.










































