Lavori per 8 milioni di euro su Maira, Varaita, Banna e Pellice

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Annunciato il programma triennale dell’Agenzia interregionale AIPO, con opere di ripristino delle sponde, pulizia idraulica e messa in sicurezza. A Racconigi 1 milione per interventi sul Maira.

Lavori AIPO Maira Varaita Banna Pellice ph. sito AIPO

Maira, Varaita, Banna e Pellice sono quattro dei corsi d’acqua piemontesi in cui l’Agenzia Interregionale per il Po e i suoi affluenti (AIPO) investirà circa 8 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza idraulica nel corso del triennio in corso.

Lavori per un milione di euro sono in programma a Racconigi, sul Maira, per il completamento delle opere di difesa del capoluogo da possibili alluvioni.
Sempre sul Maira, sono previsti anche interventi per la mitigazione del rischio idraulico nel territorio del Comune di Cavallermaggiore (484 mila euro) e per il ripristino delle difese spondali e pulizia idraulica (700 mila euro).

Per quanto riguarda invece il torrente Varaita, l’AIPO ha messo a disposizione 1,2 milioni di euro per il ripristino delle difese spondali e la pulizia idraulica nel tratto tra Brossasco e Polonghera.

Ammontano invece a circa 790 mila euro i lavori per la messa in sicurezza del torrente Banna, in virtù della convenzione con il comune di Santena.

Per il Pellice, infine, è previsto un intervento integrato nel territorio della Città metropolitana di Torino: oltre 4 milioni di euro sono stati stanziati per progettazione, realizzazione e monitoraggio.

Ammonta a un totale di circa 86 milioni di euro la somma investita da AIPO per la sicurezza idraulica lungo i fiumi piemontesi di propria competenza (Po e principali affluenti nei tratti arginati) nel triennio 2018-2020, di cui una parte già spesa per interventi di somma urgenza a seguito di eventi critici e la restante per interventi in corso e programmati -è il commento di Francesco Balocco, presidente AIPO e assessore alle opere pubbliche e difesa del suolo della Regione PiemonteSi tratta di lavori importanti che consentono di proteggere gli abitati in caso di eventi alluvionali che con sempre maggior frequenza interessano i nostri territori. Per questo abbiamo cercato di accelerare l’utilizzo delle risorse disponibili, avviando i cantieri programmati e completando le progettazioni per consentire l’ultimazione dei lavori entro il 2020, realizzando un grande programma di protezione e messa in sicurezza dei fiumi in tutte le province, partendo da quelli che presentano le situazioni più critiche”.