Carmagnola: il Comune pronto a demolire gli edifici abusivi al Ceis

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Il Comune di Carmagnola ha affidato la demolizione (entro l’estate) degli edifici abusivi presenti in località Ceis, a Salsasio, per poter procedere alla creazione di una nuova area verde.

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La zona di via Ceis, nei pressi del depuratore e dell’ex canile, che sarà oggetto dell’intervento comunale di demolizione

Con un impegno di spesa di circa 35 mila euro, il Comune di Carmagnola ha affidato alla ditta astigiana Eredi Tirone Srl l’incarico di procedere alla demolizione degli edifici abusivi presenti in località Ceis, a Salsasio, nei pressi dell’ex canile municipale.

Si tratta di un passo amministrativo necessario per rendere operativo quanto già deciso lo scorso anno dalla Giunta Gaveglio, che intende eliminare le opere abusive e procedere alla creazione di nuove aree verdi.

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«Le opere di demolizione e di ripristino del suolo, per le quali l’Ente beneficia di un contributo da parte del Ministero delle Infrastrutture, dovranno concludersi entro il prossimo 5 luglio», specificano da Palazzo civico.

In seguito, senza vincoli temporali, si procederà con le opere di riqualificazione e rinaturalizzazione del suolo: il progetto ipotizzato dalla Giunta carmagnolese è di dare vita a un nuovo bosco urbano, anche nel rispetto delle distanze previste dalla legge rispetto al depuratore delle acque.

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L’area del Ceis era stata trasformata, a metà degli anni Novanta, in un campo per roulottes, dove accogliere le popolazioni che migravano dall’Est Europa, anche a causa dei conflitti balcanici.

«Nel tempo, però, il terreno è stato oggetto di trasformazioni edilizio-urbanistiche in contrasto con il Piano Regolatore nonché con le previsioni degli strumenti urbanistici», sottolineano i tecnici comunali.

In altre parole: costruzioni non consentite. «Un contesto che ha portato negli anni ad accumulare una situazione di degrado urbano e sociale di particolare consistenza -proseguono da Palazzo- Per questo, a partire dal 2016, è stata avviata una serie di procedimenti amministrativi, che si sono conclusi con specifiche ordinanze di sgombero e demolizione, in seguito confermate anche dal respingimento dei ricorsi presentati contro tali disposizioni».

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