«Il destino della chiesetta di legno sarà discusso con la popolazione»

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In Consiglio comunale il sindaco Ivana Gaveglio ha annunciato che il destino della chiesetta di legno di San Francesco sarà discusso anche nell’ambito degli incontri pubblici per il nuovo Piano Regolatore.

destino della chiesetta di legno
Il sindaco Gaveglio ha annunciato che le scelte sul futuro della chiesetta di legno di San Francesco passeranno anche attraverso il confronto con la popolazione di Carmagnola

«Il destino della chiesetta di legno di via Savonarola verrà anche discusso con la popolazione, nell’ambito della pianificazione urbanistica di revisione generale del Piano Regolatore»: lo ha annunciato il sindaco di Carmagnola, Ivana Gaveglio, in Consiglio comunale.

Gaveglio ha risposto così alla domanda posta, tramite un’interrogazione scritta, dal capogruppo di Azione con Calenda, Roberto Frappampina, che chiedeva se si intendesse convocare «un incontro pubblico aperto a tutti i carmagnolesi per verificare eventuali loro proposte».

Sempre in Consiglio, il sindaco ha anche risposto ad altre domande dei centristi in merito alla chiesetta, prima fra tutte quella relativa alla possibile demolizione dell’ex edificio religioso, affermando che «per ora si tratta di illazioni, è ancora tutto da decidere». Azione proponeva di trasformare la struttura “in un museo“.

Carmagnola: quale futuro per la chiesetta di legno di San Francesco?

Anche il confronto politico sul futuro della chiesetta di San Francesco, per ora interno alla Maggioranza di centro-destra, pare essere in una fase di stallo, essendo da chiarire innanzitutto alcuni aspetti tecnici.

«Facendo una ricerca nell’archivio storico comunale non vi è alcun certificato di agibilità, cosa peraltro di prassi se si considera la data di costruzione, antecedente a quando fu introdotto l’obbligo di tale documento», ha aggiunto Gaveglio, in risposta a Frappampina che chiedeva maggiori informazioni in merito alle condizioni strutturali della costruzione.

E ha concluso: «Gli uffici comunali stanno aspettando di ricevere la documentazione tecnica che è stata richiesta alla Curia per andare innanzitutto a formalizzare l’atto di compravendita» necessario per acquisire formalmente la chiesetta al patrimonio pubblico e poter decidere concretamente cosa farne.

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