In occasione del settecentenario di Dante Alighieri, la Città metropolitana di Torino ha voluto celebrare il sommo poeta rendendo accessibili online i primi tre canti dell’Inferno tradotti in piemontese.

In occasione dei 700 anni di Dante Alighieri, la Città metropolitana di Torino, tra le varie iniziative, ha voluto celebrare il sommo poeta rendendo accessibili a tutti i primi tre canti dell’Inferno tradotti in piemontese.
L’opera di Aldo Marzio Tuarda, noto come Maurizio Tarditi, è tratta da un saggio pubblicato nel 1838 in «Parnas piemonteis».
Si trova custodita nella ricchissima Biblioteca di storia e cultura del Piemonte, a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica di Città metropolitana di Torino.
Ecco il celeberrimo incipit: “Quand j’era press a poc a metà strà / / Dël cours pi natural dla vita umaña, / Son trovame ant un bosc angarbujà / E scur com boca d’luv drint’ a soa taña, / Con mila giravolte d’na strà persa / Bona giust a ambroiè chi lo traversa”.
In questi giorni, la Direzione Comunicazione di Città metropolitana di Torino ha provveduto a digitalizzare i tre canti che si possono ora consultare e leggere online a questo link.