L’IFSE racconta le storie di giovani dalla carriera brillante

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Storie di giovani con una carriera brillante: i racconti dell’Accademia di alta cucina e pasticceria IFSE presente a Piobesi Torinese.

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Alcuni degli studenti di successo dell’accademia IFSE di Piobesi Torinese: a sinistra Roberto De Santis, a destra Martina Peluso e Lorenza Mangione

Sono numerosi i giovani che entrano a far parte dell’Accademia IFSE di Piobesi Torinese per formarsi e sono altrettanti quelli che, uscendo da questa scuola, riescono ad avere davanti a sé un futuro promettente e una carriera brillante.

Sono tante le storie da raccontare su questi ragazzi che con lo studio, l’impegno e anche con la fatica sono riusciti a realizzare il proprio sogno e a raggiungere un importante traguardo, grazie alla formazione dell’Accademia di alta cucina e pasticceria a guidarli.

L’obiettivo della scuola piobesina è infatti quello di proporre una preparazione di alto livello a livello professionale e in un’ottica strettamente legata all’attuale mondo del lavoro. “IFSE è particolarmente orgogliosa di essere stata il loro punto di partenza professionale“, comunica l’Accademia.

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Un’esperienza particolare riguarda Martina Peluso: 26 anni, torinese, ha frequentato il corso di Pasticceria italiana con lo chef Piero Rainone. “Una ragazza molto determinata e dalle grandi capacità che, dopo gli studi nella nostra accademia, ha scelto una carriera in ambito internazionale, oltre ad esperienze di altissimo livello in Italia e in Europa“, spiegano dall’IFSE.
Oggi Martina lavora al Noma di Copenaghen, ormai da un anno e mezzo. Si tratta di uno dei ristoranti più famosi al mondo, dove lei è leader di pasticceria, a capo di un gruppo di persone che si occupano di dessert, oltre a seguire le preparazioni e controllare le portate. “Una grande responsabilità ma che lei vive come un grande privilegio: ciò le consente di sperimentare e soprattutto di non annoiarsi mai“.

Un’altra storia è quella di Roberto de Santis, aka Pastry Bobby. Ha venticinque anni e proviene da La Loggia: ha frequentato il corso di Scienze e Tecnologie della Pasticceria in Accademia nel 2018. Dopo un tirocinio in Italia in un hotel di lusso, si è spostato a Barcellona per un’esperienza in un ristorante tre stelle Michelin e dal 2020 è rientrato in Italia, dove lavora a Villa Crespi, sul lago d’Orta, come demi chef di pasticceria nel noto ristorante di Antonino Canavacciuolo.

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Lorenza Mangione ha ventotto anni, è originaria di Villardora ed è stata compagna di corso di Roberto: “Una ragazza sempre con il sorriso e molto entusiasta -racconta la scuola di cucina- Si è aggiudicata anche il premio Miglior Studente nella sua edizione del corso“. Ha eseguito uno stage alla Pasticceria Dalmasso di Avigliana: lo stesso luogo le ha offerto un lavoro a seguito dell’esperienza formativa e tuttora vi opera come pasticcera. Il suo maestro, Alessandro Dalmasso, che la segue e la guida, è inoltre presidente del Club Coupe du Monde de la Pâtisserie per rappresentare l’Italia.

Altri giovani con una carriera notevole sono Daniele Spanghero, che arriva dalla provincia di Udine e che ha scelto di proseguire la sua carriera all’estero, diventando Executive Sous Chef per la compagnia aerea Qatar Airways; Alessandro Roberi, venticinquenne, che oggi lavora come Chef del training center Lavazza per l’area cinese; Alessandro Ebrase che ora è cuoco in Corea del Sud alla Paolo DeMaria Fine Trattoria; e ancora Gianluca De Marco, che vive in Lituania dove è diventato un noto volto televisivo in programmi dedicati alla Cucina.

L’elenco sarebbe decisamente lungo e ogni giorno cresce, con ragazzi che lavorano in ristoranti e pasticcerie in varie parti d’Italia e del mondo -conclude l’Accademia piobesina – Queste sono solo alcune delle storie di successo: i corsisti del nostro istituto sono riusciti a ricoprire ruoli di spicco, diventando veri ambasciatori della nostra terra nell’ambito enogastronomico. Questo ci rende davvero famosi ovunque, ed è segno della nostra formazione che vuole preparare studenti pronti ad affrontare il mondo del lavoro in maniera consapevole“.

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