Proclamato lo stato di massima pericolosità per gli incendi boschivi su tutto il territorio del Piemonte: vietata l’accensione di fuochi entro una distanza di centro metri dalle aree verdi.
A causa della mancanza di precipitazioni e della particolare situazione di caldo torrido è in vigore in tutto il Piemonte lo stato di massima pericolosità per incendi boschivi, dichiarato dalla Regione in base ai dati dell’ARPA.
Per via dalla pesante siccità, infatti, l’innesco e la propagazione di incendi comporterebbero un ingente e non quantificabile prelievo di acqua per lo spegnimento da parte dei Vigili del fuoco.
Siccità e crisi idrica: la Regione Piemonte dichiara l’emergenza e chiede lo stato di calamità
Nel periodo di massima pericolosità la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata per disposizione nazionale (D. lgs. n. 152/2006, art. 182 comma 6 bis). A questa si aggiungono le misure a carattere regionale, che vietano fuochi entro una distanza di 100 metri dai terreni boscati, arbustivi e pascolivi, e le azioni che possono determinare anche solo potenzialmente l’innesco di incendi (accendere fuochi e fuochi pirotecnici, far brillare mine, usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli, usare apparati o apparecchiature che producano faville o brace, fumare, disperdere mozziconi o fiammiferi accesi, lasciare veicoli a motore incustoditi a contatto con materiale vegetale combustibile, compiere ogni altra operazione che possa creare comunque pericolo mediato o immediato di incendio).
È inoltre vietata qualunque generazione di fiamma libera non controllabile nel tempo e nello spazio, tra cui le lanterne volanti. La durata dei provvedimenti varia in funzione della discesa della temperatura e dell’arrivo delle precipitazioni, che potranno evidenziare un rischio minore e consentire di rientrare nei livelli “normali” di pericolo.
Anche la mappa tematica per la prevenzione degli incendi, curata da ARPA Piemonte e IPLA s.p.a., evidenzia l’attuale situazione di pericolosità attribuendo il livello di rischio più elevato a numerose zone della Regione. I livelli tengono conto sia della facilità di propagazione che della difficoltà di estinzione delle fiamme.
“Stiamo affrontando una situazione molto particolare -sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile Marco Gabusi– in cui convergono più fattori che purtroppo favoriscono gli incendi in misura maggiore rispetto alle estati passate. Per questo motivo, già da alcuni giorni, la Protezione civile ha ulteriormente potenziato il proprio dispositivo operativo per la lotta agli incendi, costituito da Vigili del fuoco e Volontari del Corpo AIB Piemonte. Ricordo che ognuno di noi può fare qualcosa nella prevenzione degli incendi segnalandone tempestivamente i focolai al 112”.