Proroga la mostra Christo e Jeanne-Claude Projects al Castello di Miradolo

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È stata prorogata fino al 1° maggio 2023 la mostra Christo e Jeanne-Claude Projects, inaugurata il 15 ottobre 2022 al Castello di Miradolo.

Christo Jeanne-Claude Miradolo
La mostra espone disegni, collages, fotografie e video della coppia di artisti Christo e Jeanne-Claude

La Fondazione Cosso informa che è stata prorogata fino al 1° maggio 2023 la mostra Christo e Jeanne-Claude Projects al Castello di Miradolo.

L’esposizione, dedicata a Christo e Jeanne-Claude, la coppia che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte e il suo processo di realizzazione, mette in mostra disegni, collages, fotografie e video delle loro opere più famose, insieme ad opere di alcuni artisti del Nouveau Réalisme e della Land Art, che hanno influenzato la loro produzione artistica e il loro pensiero.

“Curata da Francesco Poli, Paolo Repetto e Roberto Galimberti, con il coordinamento generale di Paola Eynard, e realizzata grazie alla collaborazione con la Christo and Jeanne-Claude Foundation di New York, la mostra presenta circa sessanta opere accompagnate da un’ampia sezione fotografica e dalla proiezione dei video che documentano la realizzazione delle monumentali installazioni artistiche –raccontano dal castello- A differenza degli esponenti della Land Art americana, che hanno privilegiato lontani territori desertici incontaminati e difficilmente raggiungibili, Christo e Jeanne-Claude hanno sempre voluto realizzare le loro opere in luoghi facilmente accessibili, anche nel caso degli interventi in spazi naturali. La componente fondamentale dei loro progetti era la presenza umana in forma di rapporto che una comunità di individui sviluppa con il contesto in cui vive“.

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E continuano: “Tutte le opere ambientali di Christo e Jeanne-Claude sono sempre state
interamente finanziate dagli artisti stessi, attraverso la vendita dei disegni, dei collage e dei modelli in scala dei progetti in essere o passati. Tutti i progetti sono sempre stati liberamente accessibili al pubblico in maniera gratuita“. 

Al nucleo centrale della mostra si affiancano due ampie sezioni, che intendono creare un ideale confronto tra le opere di artisti differenti e i lavori e il pensiero di Christo e Jeanne-Claude: “La prima sezione è dedicata al Nouveau Réalisme, importante movimento parigino del decennio 1960/70, con opere di Man Ray, César, Klein, Spoerri, Mimmo Rotella, Pierre Fernandez Arman e Raysse, che rappresenta l’incontro di Christo con il mondo e il contesto parigino ed europeo dopo gli studi a Sofia, Praga e Vienna”. 

La seconda sezione pone in relazione i progetti di Christo e Jeanne-Claude, che hanno sempre rifiutato le etichette e le definizioni attribuite al loro lavoro, descrivendolo piuttosto come “environmental art“, con il vasto movimento internazionale della Land Art: “Nata negli Stati Uniti, a cavallo tra gli anni 60 e gli anni 70, la Land Art ha avuto grande risonanza in ambito europeo e internazionale, dando vita a diverse “esperienze d’arte” che vedono come fulcro della loro riflessione e azione il rapporto dell’uomo con la natura e con il paesaggio“.

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Tutta la mostra è accompagnata da un’inedita installazione sonora a cura del progetto “Avant-dernière pensée“, che si sviluppa lungo il percorso espositivo.

Nelle sale e nel parco, parallelamente alla mostra, si articola, come di consueto, il progetto “Da un metro in giù“: un percorso didattico per i visitatori di tutte le età per imparare, con gli strumenti del gioco, a osservare le opere d’arte e la realtà che ci circonda.

Per avere maggiori informazioni sull’esposizione è possibile consultare il sito della Fondazione Cosso.

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