Arriva in Senato la petizione carmagnolese contro il deposito nucleare

759

La petizione contro il deposito nucleare a Casanova, che ha raccolto oltre 13 mila firme tra Carmagnola e Comuni limitrofi, sarà discussa dalla Commissione Ambiente del Senato.

petizione nucleare senato
La petizione contro il deposito nucleare sul territorio di Carmagnola, che ha raccolto oltre 13 mila firme, sarà discussa dalla Commissione Ambiente e Territorio del Senato della Repubblica (foto: Wikimedia Commons)

E’ arrivata fino al Senato della Repubblica -dove sarà discussa nella XIII Commissione Ambiente e Territorio, in data ancora da calendarizzare- la petizione carmagnolese contro l’ipotesi di realizzare il futuro deposito nazionale nucleare a nord di Casanova.

Sono state oltre 13 mila le firme raccolte dal Comitato, presieduto dal sindaco Ivana Gaveglio e composto da esponenti politici di ogni schieramento, grazie ai banchetti allestiti per settimane, in primavera, in piazza Martiri a Carmagnola e a quelli organizzati da gran parte delle Amministrazioni dei Comuni del territorio, fino a Chieri.

Firme contro il deposito di rifiuti radioattivi, lunghe code a Carmagnola

Sono stata informata che la Commissione Ambiente del Senato (presieduta dalla senatrice Vilma Moronese, ex M5S ora Gruppo Misto, ndr) discuterà nel merito i contenuti di quanto presentato -conferma il sindaco GaveglioSono contenta di poter aggiungere questo ulteriore tassello a supporto della nostra lotta contro l’ipotesi di questo deposito delle scorie radioattive sul territorio carmagnolese, a dimostrazione che tutte le iniziative intraprese nei mesi scorsi si stanno rivelando utili“.

Il Comune di Carmagnola, entro il termine del 5 luglio scorso stabilito dal Governo, aveva intanto presentato tutte le osservazioni tecniche al progetto, mettendo in luce diversi aspetti critici, a partire dalle falde acquifere e dalla vocazione agricola e naturalistica dell’area.

Deposito nucleare nazionale, Carmagnola ha presentato le osservazioni

Anche la Città metropolitana di Torino e la Regione Piemonte, per quanto di loro competenza, hanno presentato documenti e studi contro la localizzazione a Carmagnola del deposito; i parlamentari piemontesi di ogni schieramento garantiscono fin dall’inizio supporto istituzionale al fronte del “no”.

Ora tutta la documentazione è al vaglio di Sogin e degli esperti, che hanno sei mesi per valutare i nuovi elementi forniti dagli Enti locali per aggiornare la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee (CNAPI) e definire, anche attraverso un seminario, quelle che resteranno in ballo per la scelta definitiva del sito in cui sarà realizzato il deposito delle scorie.

Carmagnola: agricoltori contro il nucleare, marcia dei trattori a Casanova