Carignano: approvato il piano di lotta alle zanzare

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Il Comune di Carignano ha approvato il piano di fattibilità per la lotta biologica e integrata alle zanzare per l’anno in corso.

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Carignano ha approvato il piano di fattibilità per la lotta alle zanzare

Dopo l’approvazione della relazione conclusiva per l’attività svolta nel 2020, il Comune di Carignano ha accolto e pubblicato all’Albo Pretorio il piano di fattibilità per la lotta biologica e integrata alle zanzare per l’anno in corso.

La campagna in questione coinvolge, oltre alla città carignanese, anche altri Comuni del Carmagnolese, tra cui Carmagnola, La Loggia, Santena, Piobesi, Villastellone e da quest’anno anche Vinovo, insieme ad alcuni paesi del Cuneese. Il costo complessivo per il Comune di Carignano è pari a 5 mila euro.

L’obiettivo dell’iniziativa è di provvedere alla riduzione di questi insetti, in particolare gli esemplari della zanzara tigre, della zanzara comune e della zanzara delle risaie, attraverso quattro operazioni fondamentali: il mappaggio dei focolai per i Comuni al primo anno del progetto, il monitoraggio, il trattamento e la sensibilizzazione dei cittadini sulla tematica.

Mediante la fase del monitoraggio vengono registrate le popolazioni alate, larvali e il numero delle uova, tenendo in considerazione in primis la distribuzione della zanzara tigre. Per le prime, il rilevamento avviene attraverso l’impiego di una trappola attrattiva, innescata con ghiaccio secco, che aspira gli insetti grazie a una ventola. Lo strumento viene utilizzato due volte a settimana dai primi giorni di maggio e fino alla metà di ottobre.

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Al contrario, per prendere in esame le condizioni delle larve, si agisce attraverso ispezioni in luoghi pubblici e in spazi privati, ove richiesto. L’analisi avviene attraverso l’osservazione diretta e prelievi di campioni dell’acqua in superficie sia in micro-focolai urbani e domestici, per esempio secchi, annaffiatoi, sottovasi e pentole sia all’interno di focolai naturali, come cavità dei tronchi. Si tengono poi in considerazione i focolai ipogei, come caditoie delle acque piovane, bocche di lupo e cisterne sotterranee.

Il monitoraggio delle uova avviene, invece, attraverso il posizionamento di stecchette di rilevamento in masonite all’interno delle otto ovitrappole diffuse nella città carignanese. Questo strumento, utilizzato dall’ultima settimana di maggio agli ultimi giorni di ottobre, è utile in quanto rappresenta il luogo ideale per gli esemplari femmina su cui deporre le uova.

Relativamente ai trattamenti e alla rimozione dei focolai nello spazio pubblico, si procede in genere in modo diverso a seconda della presenza di un ambiente rurale o urbano. Nel primo caso, si tende a prediligere l’uso di un prodotto larvicida granulare che presenta un basso profilo tossicologico.

Al contrario, nei contesti urbani, si agisce in accordo con l’Amministrazione Comunale: di solito, resta comunque preferibile la rimozione del focolaio ma, in caso di centri di propagazione irremovibili, è necessario ricorrere a sostanze chimiche. In determinati casi, è poi possibile applicare dei trattamenti adulticidi, larvo-adulticidi o larvicidi.

Infine, è di notevole importanza la sensibilizzazione verso la cittadinanza volta ad aiutare gli abitanti a prevenire e lottare contro la presenza delle zanzare. In particolare, resta necessario condurre una campagna informativa utilizzando comunicati stampa, lezioni ai bambini nelle scuole, distribuzione di brochure e manifesti.

Le informazioni sono consultabili sulla pagina internet dell’Ipla “Lotta alle zanzare”, sul profilo Facebook e chiamando al numero verde regionale 800-171198 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 17.

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