Fiera del Peperone e sicurezza, scontro in Consiglio comunale a Carmagnola

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Botta e risposta tra Frappampina (Azione) e l’assessore La Mura sul tema della sicurezza in occasione della Fiera del Peperone di Carmagnola 2023: «nessuna carenza».

Fiera del Peperone di Carmagnola sicurezza
Piazza Sant’Agostino, cuore storico di Carmagnola, durante una delle serate della Fiera del Peperone 2023

Il tema della sicurezza in occasione dell’edizione 2023 della Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola ha acceso l’ultima seduta del Consiglio comunale, con un’interrogazione scritta presentata dal consigliere Roberto Frappampina (Azione con Calenda) a cui ha risposto l’assessore alle manifestazioni, Domenico La Mura.

«Alcuni cittadini carmagnolesi e non, occasionalmente conosciuti, hanno segnalato alcune lamentele inerenti la sicurezza e l’igiene -ha scritto il rappresentante centrista- Chiediamo quindi che l’Amministrazione dirima ogni dubbio in merito alle misure adottate e alla loro adeguatezza».

Dura la risposta di La Mura, che ha sottolineato come la sicurezza rappresenti «un aspetto fondamentale per una manifestazione in grado di richiamare 300 mila persone in dieci giorni e che, pertanto, la tematica non è stata sottovalutata».

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L’assessore ha quindi risposto punto per punto alle critiche riportate da Azione, sottolineando che «quest’edizione ha avuto standard di sicurezza conformi alla normativa vigente e superiori alle precedenti».

In merito alla presunta mancanza di segnaletica per indicare le vie di fuga, «erano indicate nelle piantine e proiettate sugli schermi a led; non sono stati invece replicati gli striscioni che venivano realizzati negli anni scorsi, trattandosi di una misura supplementare non prevista dalla normativa».

Per quanto riguarda le molte transenne chiuse, che per Frappampina avrebbero potuto rappresentare un potenziale pericolo in caso di deflusso di emergenza, La Mura ha replicato che «nell’orario di apertura tutte le uscite di emergenza sono sempre rimaste aperte o presidiate; ogni addetto era stato inoltre formato per gestire situazioni eventuali di sicurezza e tutti, anche i volontari, erano in grado di aprire ulteriori varchi».

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Rispetto al possibile contingentamento per evitare il sovraffollamento, la riposta dell’assessore è stata la seguente: «Era presente un sistema di conta-persone in piazza Mazzini, dove il numero massimo di visitatori previsto dal piano era di 5100 persone, ma non c’era necessità di ulteriori limitazioni, essendo ormai venute meno le norme anti-Covid».

Azione segnalava, infine, l’assenza di barriere anti-terrorismo in cementoavrebbero ostacolato i mezzi di soccorso», la replica) e la scarsità di servizi igienici in rapporto al numero di persone. «C’erano 40 bagni nella sola area fieristica, più delle precedenti edizioni, e decine al Foro Festival, in conformità alle richieste dell’Asl», ha risposto La Mura.

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«Gli organizzatori dell’evento, Puro Stile Italiano e Reverse, si sono rivolti ad aziende e professionisti specializzati per redigere l’apposito piano della sicurezza per la Fiera del Peperone -ha sintetizzato l’assessore- Il Comune ha quindi trasmesso tutto alla Questura, la quale ha verificato la correttezza delle proposte, discutendole anche in una riunione che ha visto presenti il sindaco, i vigili urbani, i carabinieri e gli altri soggetti preposti alla sicurezza. Anche la Commissione comunale di vigilanza, al cui interno sono presenti degli esperti in materia, ha sempre controllato ogni aspetto».

La Mura ha infine informato il Consiglio che un dirigente della Questura ha effettuato un sopralluogo a Fiera in corso, senza rilevare anomalie, mentre la Polizia Locale si è fatta carico di verificare tutte le segnalazioni pervenute «e non sono mai state riscontrate problematiche inerenti la sicurezza».

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