Si amplia e cresce il Bosco del Gerbasso a Carmagnola

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La Giunta Gaveglio acquisisce un’area di quasi 30 mila metri quadri, che si aggiungerà al parco comunale del Bosco del Gerbasso. Tanti i progetti -in corso e futuri- che coinvolgono l’area verde a nord di San Michele.

bosco del gerbasso
L’area di quasi 30 mila metri quadri che il Comune di Carmagnola ha acquisito tramite una permuta di terreni e che verrà aggiunta al parco del Bosco del Gerbasso

Con un’operazione di scambio di terreni tra il Comune di Carmagnola e un privato, la Giunta Gaveglio ha approvato l’ampliamento del Bosco del Gerbasso, l’importante area naturalistica che sorge sulle rive del Po, a nord di San Michele.

Agli attuali 212 metri quadrati, si aggiungeranno altri 28 mila metri quadrati, finora occupati da coltivazioni agricole, che diventeranno di proprietà comunale per essere destinati a parco e a radure verdi, con possibili spazi didattici e di sosta.

«Abbiamo appena definito le modalità di acquisizione dell’area, tramite la permuta con un terreno comunale in un’altra zona della città, e siamo disponibili a confrontarci con chiunque per il suo utilizzo», dichiara il sindaco Ivana Gaveglio.

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«Nell’ultimo anno è molto aumentata la sensibilità della popolazione verso il parco e sempre più persone lo frequentano, con crescenti senso di appartenenza, attenzione e cura -prosegue il Primo Cittadino- Il potenziale di sviluppo del Bosco del Gerbasso resta ancora altissimo e continuiamo a lavorare perché sia sempre più accessibile».

La prossima iniziativa da parte dell’Amministrazione sarà la proposta di un progetto sovracomunale, insieme a Carignano e altri Comuni che si affacciano sul Po, per accedere ai fondi destinati dal Ministero della Transizione ecologica ai Comuni inseriti nei Mab Unesco. «Riguarderà la costruzione di una rete di percorsi ciclo-pedonali, anche con il completamento delle parti già esistenti», anticipa Gaveglio.

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Il Bosco del Gerbasso si estende lungo le aree spondali del fiume Po: qui, con la consulenza scientifica degli esperti del museo di Storia naturale, sin dal 1987 è stato creato e sviluppato un esempio “didattico” dell’antica foresta planiziale che un tempo ricopriva tutta la pianura padana.

«In questi ultimi anni il Comune ha promosso interventi importanti per mantenerlo e per metterlo a disposizione della collettività, con l’aiuto di persone esperte e di volontari -ricorda il sindaco- L’anno scorso i ragazzi di Piazza Ragazzabile, sotto la supervisione degli operatori del parco e delle Giav, hanno realizzato nuovi sentieri, posizionato cartellonistica informativa e, sopratutto, conosciuto un angolo di natura da rispettare».

È stata inoltre recuperata la parte della Lanca di San Michele, sulla quale si affaccia ora anche una nuova casetta di birdwatching ottenuta grazie ai fondi previsti nell’accordo per l’insediamento logistico Lidl a Santa Rita.

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Le altre opere di compensazione concordate con il gruppo tedesco riguardano la creazione di tre stagni, in zone distinte del Bosco, per il recupero di zone umide e del loro habitat.

«È finalmente in consegna all’Associazione Pescatori Carmagnolesi la sponda del lago Monviso che le cave hanno restituito, rinaturalizzata, al Comune: un angolo molto suggestivo, che gli amici pescatori sapranno valorizzare ancora di più -conclude Gaveglio- Abbiamo infine pensato di fare una manifestazione di interesse per il posizionamento di arnie in una radura protetta: la risposta è stata significativa e ben sei sono le proposte ricevute, che hanno consentito agli uffici di definire l’azienda che potrà portare le api e produrre un gustoso miele del Gerbasso».

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