Solidarietà con la popolazione ucraina, conclusa la missione carmagnolese

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Con la fornitura di aiuti umanitari ai centri di accoglienza in Polonia e il trasporto in Italia di una famiglia ucraina si è conclusa la missione carmagnolese di solidarietà, condotta dal direttore Francesco Rasero e dall’attore Luca Chikovani grazie al supporto dell’Auser.

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La consegna al centro di accoglienza di Przemyls di parte degli aiuti umanitari acquistati in loco grazie alla donazioni raccolte prima della partenza della missione di solidarietà carmagnolese

Dopo la consegna degli aiuti medico-sanitari destinati all’ospedale di Korosten’, avvenuta nei giorni scorsi, la missione carmagnolese di solidarietà con la popolazione ucraina è proseguita sotto altre forme, fino a concludersi nelle scorse ore con il rientro in Italia.

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Il centro di accoglienza di Przemysl, in Polonia, a pochi chilometri dal confine con l’Ucraina (foto di Francesco Rasero @ Il Carmagnolese)

Il direttore de “Il Carmagnolese” Francesco Rasero e l’attore Luca Chikovani hanno innanzitutto visitato alcuni centri di accoglienza presenti sul territorio polacco, a pochi chilometri dal confine, in particolare a Korczowa e Przemysl.

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Le tende di registrazione per volontari e guidatori al centro di Przemysl (foto di Francesco Rasero @ Il Carmagnolese)

Qui viene dato un primo aiuto agli sfollati provenienti dall’Ucraina: cibo, ospitalità, vestiti e supporto psicologico, oltre a informazioni sulle opportunità di ricollocazione nei vari Paesi europei“, spiega Rasero.

L’interno del centro di accoglienza di Korczowa, allestito in un’ex area fieristica e commerciale: un’ottima organizzazione a favore degli sfollati provenienti dalla vicina Ucraina

“Fortunatamente, nei giorni della nostra permanenza, il flusso di persone era notevolmente diminuito rispetto alle settimane precedenti -prosegue il direttore- In ogni caso, a fianco di tante situazioni tristi, abbiamo potuto vedere l’impegno assoluto di centinaia di volontari e volontarie, da tutto il mondo, che si prodigavano 24 ore su 24, con passione, impegno e sorrisi“.

Rasero e Chikovani con il vigile del fuoco Jack, guida e interprete al centro di Korczowa

Rasero e Chikovani hanno incontrato i responsabili della logistica dei due centri, offrendosi di acquistare in loco i beni mancanti e più urgenti, utilizzando le donazioni pro-Ucraina raccolte nella settimana prima della partenza.

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Una delle spese di generi alimentari e di prima necessità a favore dei centri di accoglienza e con prodotti da destinare direttamente in Ucraina

Le principali richieste, sia a Korczowa che a Przemysl, riguardavano alcuni specifici alimenti, in primis quelli per i bambini, nonché prodotti per l’igiene, abbigliamento intimo e calze -aggiunge Chikovani- Abbiamo anche saputo della presenza quotidiana di tir in partenza per l’Ucraina, per consegnare cibo a lunga conservazione e generi di prima necessità: parte dei fondi raccolti, pertanto, li abbiamo destinati anche a questo tipo di acquisti“.

Alcuni degli aiuti consegnati a Korczowa

In totale è stato possibile fornire oltre tre pallet di merci varie, tutte acquistate in negozi e supermercati del posto e seguendo le indicazioni molto specifiche dei responsabili dei due magazzini, in modo da fornire aiuti mirati.

Chikovani e Rasero con Justyna Kowacka, volontaria responsabile del centro di accoglienza di Przemysl

Questa modalità di aiuto si è rivelata molto efficace e apprezzata da chi gestisce i centri di accoglienza, in quanto permette di modulare le forniture in base alle reali necessità del momento“, spiega Rasero, sottolineando come si tratti della stessa metodologia di volontariato appresa dal compianto Massimo Bonfatti, fondatore di Mondo in Cammino, organizzazione da decenni a fianco delle popolazioni ucraina e dell’area ex sovietica.

La stazione di Przemysl, punto di arrivo di molti treni di profughi provenienti dall’Ucraina (foto di Francesco Rasero @ Il Carmagnolese)

L’ultima parte della missione di solidarietà carmagnolese ha quindi riguardato il trasporto a Milano di una mamma, Antonina, e di suo figlio Sasha, 3 anni, provenienti dalla città ucraina di Dnipro e attesi a Roma da una famiglia che li ospiterà nei mesi a venire, fino al termine del conflitto.

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Chikovani con la mamma Antonina e Sasha durante il viaggio dalla Polonia all’Italia

Speravamo di poter riempire tutti i posti a disposizione sul mini-van messoci gentilmente a disposizione dall’Auser di Carmagnola: purtroppo un’altra famiglia con cui eravamo in contatto ha cambiato all’ultimo i suoi piani e, in quel momento, non c’erano altre persone che necessitavano di un passaggio in Italia, né all’interno dei due centri di accoglienza visitati né alla stazione di Przemysl, dove arrivano molti treni di profughi dall’Ucraina“, racconta Chikovani.

Il piccolo Sasha alla stazione Centrale di Milano, in attesa della partenza per Roma

Il bilancio complessivo della missione è decisamente positivo: “Siamo riusciti a portare aiuti sanitari per un valore di oltre 20 mila euro, abbiamo acquistato beni per altri 4-5 mila e permesso a una mamma con il suo bimbo di poter fuggire dalla guerra -conclude Rasero- Per questo ringraziamo di cuore tutti quelli che ci hanno sostenuti: oltre all’Auser, il cui supporto è stato indispensabile, abbiamo ricevuto importanti donazioni dall’Associazione Crescere Insieme Carmagnola, dalla Farmacia Pugnetti e dalla Pro Loco di Pancalieri, nonché da decine di privati, a partire dal gruppo delle ex allieve I G Sommelier, che hanno aderito alla raccolta fondi organizzata da eHabitat.it con l’Associazione culturale Ambiente in Circolo. Ciascuno, con il suo contributo, ha permesso di realizzare tante cose in pochi giorni“.

Conclusa con successo la prima parte della missione in Ucraina de “Il Carmagnolese”

Grazie a Chikovani, inoltre, è stato garantito il supporto ufficiale da parte del Consolato generale ucraino di Milano e si sono mobilitati tanti nomi famosi del web e del Cinema, a partire dall’attore holliwoodiano Sebastian Roché, che ha personalmente fatto avere un proprio contributo alla missione e ringraziato pubblicamente anche “Il Carmagnolese” per le attività svolte.

Parte la missione pro-Ucraina de “Il Carmagnolese” e Auser Carmagnola