Nuovo polo logistico Conad a Carmagnola: ecco come sarà e gli impatti previsti

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Il Comune di Carmagnola ha reso pubblici gli atti relativi alla creazione del nuovo polo logistico Conad a Santa Rita, comprese le valutazioni circa l’impatto dei Tir sul traffico in città.

polo logistico Conad carmagnola
Una simulazione di come sarà il nuovo polo logistico previsto a Carmagnola, la cui realizzazione è stata richiesta da una società legata alla Conad

Sono stati pubblicati all’Albo Pretorio del Comune di Carmagnola tutti gli atti -progetti, studi, verbali e valutazioni ambientali- relativi all’insediamento del nuovo (e già criticato) polo logistico a Santa Rita, che verrà realizzato da Logistica Piemonte, un’azienda collegata alla Conad.

Si tratta di una fase importante della procedura amministrativa, che sta andando avanti ormai da diversi mesi, nel corso della quale i soggetti interessati potranno far pervenire eventuali osservazioni, a partire dal prossimo 22 febbraio e fino ai primi di marzo.

polo logistico Conad carmagnola
I profili dei vari edifici previsti all’interno del futuro hub logistico Conad [click per ingrandire]
Intanto, sfogliando la documentazione già presente (pur non di facilissimo accesso e spesso molto tecnica), emergono diversi dettagli relativi a cosa andrà a sorgere in via Parrucchetto, in un’area oggi non edificata che si trova tra la zona industriale-artigianale e a fianco dell’attuale hub logistico Lidl.

Innanzitutto le dimensioni del nuovo polo Conad, che si estenderà su circa 110 mila metri quadrati, di cui circa 36 mila di superficie coperta, al cui interno verranno ospitati sia gli uffici che il magazzino per lo stoccaggio, la conservazione e la distribuzione di prodotti alimentari e non alimentari.

Gli edifici saranno alti al massimo 30 metri (per l’area automazione pallet). Il resto della superficie sarà adibito a parcheggio dei Tir, viabilità e carico/scarico merci, oltre a circa 15 mila metri quadri di aree verdi.

polo logistico Conad carmagnola
Rendering della vista laterale del nuovo polo logistico Conad a Carmagnola

Tra la documentazione resa pubblica, vi sono anche gli studi legati alle previsioni di traffico, una delle maggiori preoccupazioni finora sollevate da chi si è detto contrario al progetto, in primis Legambiente e i consiglieri comunali di centro-sinistra.

Per quanto attiene al traffico commerciale indotto assumiamo, su indicazione del proponente, che il nuovo polo logistico generi una media giornaliera di 100–125 spostamenti in partenza per consegne e 100-120 spostamenti in arrivo dei fornitori eseguiti esclusivamente con veicoli pesanti, per un totale di 200-250 spostamenti/giorno di veicoli pesanti“, si legge nell’apposita relazione sulla viabilità redatta dalla Società SAMEP – Mondo Engineering srl.

area logistica Santa Rita
Il nuovo polo logistico Conad a Carmagnola, sulla destra, sorgerà a fianco di quello Lidl, già operativo da oltre un anno

Considerando la distribuzione di arrivi e partenze durante la giornata, gli esperti valutano inoltre che, durante l’ora di punta mattutina 8-9, vi potrà essere in media un flusso orario pari a 20 mezzi pesanti in partenza e 12 in arrivo al polo logistico, con dati leggermente inferiori nella fascia 13:30-14:30, quando però si andranno ad aggiungere i veicoli dei dipendenti in cambio turno, per un totale di circa 40-50 mezzi privati.

Fin qui i numeri. Quindi gli esperti di viabilità, che allegano alla loro relazione una corposa documentazione di dettaglio, hanno analizzato i vari flussi, con simulazioni relative alle principali strade, rotonde e intersezioni cittadine (e considerando anche la vicinanza allo svincolo dell’autostrada A6).

Nelle due ore di punta considerate non si registrano variazioni significative di ritardi e accodamenti rispetto allo scenario attuale e non si registrano peggioramenti del livello di servizio“, scrivono, aggiungendo che viceversa la realizzazione della tangenziale nord-est porterebbe invece a “un miglioramento generale delle condizioni della circolazione sia sugli assi viari sia sulle intersezioni“.

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I documenti tecnici -discussi finora dagli Enti che hanno preso parte alla Conferenza dei Servizi (tra cui Regione, Arpa Piemonte, Città metropolitana e Asl)- affrontano anche il tema del consumo di suolo, con utilizzo di terreni oggi dedicati all’agricoltura.

L’attività agricola, attualmente destinata a colture estensive non di pregio, viene effettuata all’interno di un’area urbanistica su cui il Piano regolatore già prevede l’insediamento di attività di carattere economico -sottolinea la relazione in merito alla Valutazione Ambientale Strategica- L’area oggetto della variante non è un’area di notevole interesse ambientale e non concorre a nuovo consumo del suolo, poiché esplica i suoi effetti su un’area edificabile già presente nel PRGC da circa 20 anni.

Anche l’Arpa sottolinea che “per quanto riguarda il consumo di suolo conseguente all’intervento in questione, si ritiene che sarà adeguatamente compensato“, in particolare con sei interventi, che vanno dalla piantumazione di alberi e arbusti verdi lungo la vicina via Poirino ad azioni specifiche all’interno del Bosco del Gerbasso e della Lanca di San Michele.

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© Il Carmagnolese, 2023
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