Videogiochi e socialità: un rapporto complicato?

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Videogiochi e socialità
Videogiochi e socialità: un rapporto complicato?

Videogiochi e socialità: un rapporto complicato?

I videogiochi sono un’attività sempre più rilevante nella società moderna, ed è un interesse che coinvolge tanto i piccoli quanto gli adulti.

Alcuni ritengono che l’utilizzo dei videogiochi possa causare danni e addirittura compromettere le capacità relazionali della persona, mentre per molti altri è assolutamente normale passare qualche ora di gioco sul divano di casa propria per rilassarsi e divertirsi.

Il sondaggio dell’Associazione Nazionale Di.Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP, cyberbullismo) ha analizzato un gruppo di 1.271 ragazzi di età compresa tra i 10 e i 25 anni, con l’obiettivo di approfondire l’universo dei videogiocatori.

I risultati sono sorprendenti e riferiscono che, per più di un quarto del campione studiato, il videogioco è un regolatore dello stato emotivo. Significative anche le dichiarazioni del presidente di Di.Te. Lavenia: “I videogiochi sono anche un modo per sperimentare parti di sé” ma “contano l’intento e la consapevolezza con cui si usano”. Molto spesso i videogiochi sono simbolo di condivisione, dal momento che molti utenti giocano con gli amici per raggiungere obiettivi in gruppo. Tuttavia ci sono anche dei lati negativi: il 7% del campione analizzato infatti utilizza i videogiochi per più di 8 ore al giorno, e questo può indicare una tendenza all’isolamento, con conseguente rinuncia agli aspetti propri delle relazioni sociali.

Anche i bambini possono guadagnare molto dai videogiochi: secondo gli psicologi favoriscono l’abilità cognitiva e motoria, migliorano i tempi di reazione, sviluppano la coordinazione visivo-manuale e permettono di imparare ad accettare vittorie e sconfitte. Tuttavia è fondamentale controllare i più piccoli per evitare che questa attività si sostituisca alle altre forme di svago e non porti all’estraniamento dalla realtà.

I videogiochi e la pandemia

La pandemia e il lockdown hanno avuto un impatto notevole sul mondo del gaming. Durante le attività a distanza, sono in molti ad aver provato un qualche gioco online, anche solo per passare il tempo.

Secondo gli psicologi, giocare online è un’attività come tutte le altre, e può avere conseguenze positive nell’ambito della socializzazione e dello sviluppo personale. Durante il lockdown i videogiochi sono stati preziosi strumenti di socializzazione per tutte le fasce d’età, consentendo il superamento delle barriere che fisicamente impedivano le relazioni alle quali siamo abituati.

Tuttavia, nonostante i lati positivi ci siano eccome, resta necessario controllare questa attività, con l’obiettivo di farla restare una semplice passione.