Si sono tenute anche a Carmagnola le celebrazioni in onore di San Sebastiano martire, ex comandante dei pretoriani di Roma, oggi protettore della Polizia locale.
I vigili urbani in alta uniforme -ma anche le GIAV (Guardie Ittico Ambientali Volontarie) e la Protezione Civile, con l’Amministrazione comunale di Carmagnola- hanno celebrato la festa di San Sebastiano martire, patrono della Polizia locale.
Una cerimonia sentita, tenutasi in Collegiata con una messa officiata dall’arciprete don Dante Ginestrone, che ha anche benedetto gonfaloni presenti e stretto la mano al comandante Giuseppe Ippolito e ai suoi collaboratori.
San Sebastiano martire visse attorno al 300 d.C. a Roma, dove era il comandante dei pretoriani (l’allora Polizia municipale); venne messo a morte dall’imperatore Diocleziano dopo che fu scoperta la sua fede cristiana.
Fu innanzitutto sottoposto al supplizio delle frecce ma, quando i confratelli si recarono nel campo a recuperare la salma per la sepoltura, si accorsero che era ancora vivo, così lo prelevarono da lì e si presero cura di lui.
Riacquistata miracolosamente la salute dopo le cure di una nobile romana, per testimoniare la propria fede, si recò nel tempio di Ercole dove l’Imperatorestava officiando un rito pubblico. Venne nuovamente arrestato e ucciso a bastonate, pena capitale usata solo per gli schiavi e ritenuta molto umiliante.
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