Il Consiglio comunale di Carmagnola a difesa del Gianduiotto Igp

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Il Consiglio comunale di Carmagnola ha approvato un Ordine del Giorno ufficiale a sostegno del Gianduiotto Igp. Filiberto Alberto: «importante fare squadra, come territorio, per difendere i prodotti tipici del Piemonte». Coinvolto il Distretto del Cibo Carmagnolese-Chierese.

gianduiotto di torino igp
Il Gianduiotto di Torino è al centro di una vicenda legata all’ottenimento del riconoscimento IGP (Indicazione Geografica Protetta): anche il Comune di Carmagnola ha deciso di schierarsi (foto di Katell Ar Gow @ Flickr)

Con un documento approvato nel corso dell’ultima seduta, il Consiglio comunale di Carmagnola si è schierato a favore del Gianduiotto di Torino Igp, dando supporto politico alla richiesta per assegnare al celebre cioccolatino piemontese il marchio di Indicazione Geografica Protetta.

«Con questo percorso si vuole dare il messaggio che le diverse realtà del Piemonte fanno rete, a tutela di un prodotto tipico della nostra Regione -ha spiegato il presidente del Consiglio comunale di Carmagnola, Filiberto Alberto, che per primo ha sposato questa battaglia in città- Non importa se il Gianduiotto non sia specificatamente carmagnolese, ma dobbiamo unirci per difendere e valorizzare un simbolo della cultura, non solo gastronomica, di territori legati al nostro».

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Nel dibattito è intervenuto anche l’assessore all’agricoltura, Roberto Gerbino, ricordando come il Gianduiotto potrebbe essere il 25esimo cibo del Piemonte a ottenere un riconoscimento ufficiale (IGP o DOP): «con quest’Ordine del Giorno diamo il sostegno del nostro Comune a ulteriore passaggio al Ministero dell’Agricoltura e in Comunità Europea -ha sottolineato- Inoltre va saputo che ormai anche a Carmagnola abbiamo delle estensioni di nocciole coltivate per questo prodotto».

La proposta in Consiglio comunale -che verrà trasmessa anche a tutti gli aderenti al Distretto del Cibo Carmagnolese e Chierese– è stata approvata con i voti favorevoli delle forze politiche di Maggioranza (Carmagnola Bellissima, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega) e l’astensione delle opposizioni.

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L’assessore Gerbino ha quindi aggiunto che è già stato pubblicato un disciplinare in dieci punti che individua i passaggi necessari per la produzione di questo gianduiotto, a partire dalle materie prime e fino all’incarto da utilizzare.

Il percorso verso l’IGP -che era stato approvato dalla Regione nel 2022- ha però negli ultimi mesi trovato l’opposizione da parte della Lindt & Sprungli, azienda svizzera che nel 1997 ha acquisito la Caffarel, produttrice del dolce dal 1865.

La multinazionale vorrebbe infatti apportare alcune modifiche alla ricetta tradizionale, introducendo latte in polvere e variando la percentuale di nocciola: «non ci opponiamo alla proposta di IGP ma vorremmo trovare un accordo di valore» è la motivazione espressa tramite Caffarel.

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Contro la posizione di Lindt si è già schierato il presidente regionale Alberto Cirio, che ha sostenuto l’apposito Comitato e coinvolto il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, e la questione è ora sul tavolo dell’Unione Europea.

L’Identificazione Geografica Protetta è una certificazione che identifica un prodotto legato a una specifica area geografica per la quale è necessario complesso iter che coinvolge sia il livello statale che la Commissione UE.

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