Letti di Notte 2019: grande successo, oltre il sold out

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Cinque serate con il “tutto esaurito” (oltre 500 persone ad appuntamento) per il festival letterario carmagnolese Letti di Notte 2019, che ha superato ogni aspettativa. Soddisfatti gli organizzatori del Gruppo di Lettura Carmagnola.

 

Federica Angeli a Letti di Notte 2019
Federica Angeli a Letti di Notte 2019 – Ph. Circolo Fotografico La Fonte

 

Oltre 500 persone ogni sera, con cinque “sold out” consecutivi, hanno segnato il pieno successo del festival letterario Letti di Notte 2019, organizzato nel cortile di Cascina Vigna dal Gruppo di Lettura Carmagnola.

La manifestazione ha visto la presenza di cinque scrittrici, intervistate da giornaliste e giornalisti, a raccontare i loro ultimi libri, ma anche spezzoni della loro vita, aneddoti personali, retroscena e curiosità, oltre a coinvolgere il pubblico presente.

La kermesse ha avuto la sua scintilla procreatrice nell’autunno scorso quando Federica Angeli, protagonista della serata finale, aveva acconsentito a incontrare il pubblico, in una serata della rassegna -spiegano Maurizio Liberti e lo staff di Letti di Notte 2019Persona coraggiosa, giornalista impegnata, ma soprattutto madre e donna, ci ha stimolati a cercare di realizzare un’edizione di Letti di Notte tutta al femminile. E così è scattata la ricerca di autrici di libri scritti da donne che avessero un messaggio significativo da comunicare. Alla fine, più che una ricerca, si è rivelata una selezione, perché le proposte sui tavoli del Gruppo di Lettura Carmagnola erano tante e tutte molto interessanti“.

Il risultato, alla fine, è stato degno di un premio letterario di calibro nazionale, con Veronica Pivetti, Tiziana Ferrario, Cristina Brondoni, Catena Fiorello e Federica Angeli. Cinque donne che hanno raccontato la loro modalità di porsi davanti allo specchio della vita, di vivere la loro femminilità.

L’edizione 2019 è stata inaugurata da Veronica Pivetti, sul palco insieme alla giornalista Mimma Caligaris, si è presentata con un look sbarazzino e da teenager, raccontando con l’ironia di grande attrice di teatro e televisione il suo non essersi mai sentita all’altezza (nonostante i dieci centimetri in più rispetto ai compagni di scuola delle elementari), la depressione che l’ha corrosa per sei anni e l’incendio dell’alloggio in cui viveva. Un racconto sotto i colori arcobaleno dell’ottimismo perché, ha sottolineato, nella vita è stata fortunata, per lo svolgere con successo il lavoro che le piace, per gli incontri fatti e vissuti, per la relazione con la sorella diventata stretta e per tutto quanto la vita le regala, compresa una serata con il pubblico di Letti di Notte.

Quindi è stata la volta dell’inviata RAI Tiziana Ferrario, affiancata dalla direttrice di Stampa Subalpina Roberta Pellegrini. Sobria nel look e nell’esposizione, ma non priva di pennellate di ironia, la giornalista ha parlato della condizione della donna nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. Ferrario ha tracciato un significativo parallelo fra la situazione europea -e italiana in particolare- con quella vissuta dalle donne negli Stati Uniti, Paese in cui la giornalista ha vissuto per un lungo periodo come corrispondente del TG1. Anche lei non ha mancato di sottolineare il suo ottimismo sulla crescita della condizione femminile, sulla possibilità di ottenere quell’agognata parità di genere, anche sulla spinta dei recenti successi sportivi e di popolarità della nazionale di calcio.

Il palco di Cascina Vigna ha poi ospitato la criminologa Cristina Brondoni che ha duettato con l’esuberante critica televisiva Alessandra Comazzi. Una serata all’insegna del noir e del thriller, con gustosi apostrofi di humor nero che hanno divertito il pubblico, in cui si è parlato dell’ultima fatica letteraria della Brondoni, “Voglio vederti soffrire”, ma anche della sua attività di criminologa forense che l’ha portata a interessarsi dei più famosi e, a volte, efferati delitti delle cronache italiane.

La penultima serata di Letti di Notte 2019 ha visto lo show di Catena Fiorello, che ha coinvolto la compassata e sorridente giornalista Cristina Mazzariello e tutto il pubblico (oltre a Claudia, la barista della Vigna) in un happening gioioso e ironico come solo la famiglia Fiorello sa creare. Il tutto, nonostante il lavoro presentato dalla scrittrice siciliana “Tutte le volte che ho pianto” sia un libro sulle non sempre facili condizioni quotidiane della vita, con le sue rabbie, paure, sofferenze e delusioni che accompagnano le giornate di tutti noi. Anche Catena Fiorello, però, è una inguaribile ottimista, nonostante il destino abbia presentato anche a lei il suo pesante conto, imprevisti che ha superato con cognizione e leggerezza necessarie per lasciarsi alle spalle le avversità. Magari facendo un bel filmato con il telefonino da pubblicare immediatamente sul proprio profilo Facebook, come ha fatto in conclusione della serata, coinvolgendo tutti i presenti.

Quindi il gran finale, proprio con Federica Angeli -intervistata dal blogger Marco Giacosa, unica presenza maschile nelle cinque serate di Letti di Notte 2019- che ha preso spunto dal libro “A mano disarmata” (recentemente tradotto in un film con Claudia Gerini, approdato nelle sale a inizio giugno) per raccontare la sua vita di giornalista e cittadina impegnata nella difesa della legalità a Ostia, dove è nata e cresciuta.
Senza piangersi addosso, inalberando il sorriso che è la sua bandiera, Federica Angeli ha spronato gli spettatori del festival a essere, nel loro piccolo quotidiano, paladini della giustizia che il suo ottimismo la porta a credere essere vincente nel lungo periodo.

Ironiche, comunicative, disponibili al dialogo, capaci di relazionarsi empaticamente con il pubblico, le cinque ospiti di Letti di Notte 2019 hanno elevato ai massimi livelli questa rassegna, riuscendo a catalizzare sulle loro parole l’attenzione di un pubblico partecipe e concentrato (in cinque sere è squillato un solo telefonino!) ponendo l’asticella qualitativa dell’evento carmagnolese a livelli stellari -commentano soddisfatti gli organizzatori Maurizio Liberti, Cristina Negri e Lella SurraQuesto ci stimolerà sicuramente a lavorare su un’edizione 2020 di altrettanta qualità“.