A Carmagnola è scontro in Consiglio comunale sulle aree verdi

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Muro contro muro nel Consiglio comunale di Carmagnola sul tema della vendita delle aree verdi, con Giunta e Maggioranza che difendono le scelte prese, mentre le Opposizioni chiedono di bloccare tutto.

aree verdi carmagnola
La vendita di due aree verdi, a partire da quella di corso Roma (nella foto), continua a dividere la politica di Carmagnola

Il tema delle aree verdi ha suscitato ampio dibattito in Consiglio comunale a Carmagnola, con la lunga discussione che si è sviluppata intorno alla mozione presentata da PD e M5S.

Si è discusso molto di quest’area verde, grazie alla mobilitazione dei residenti nella zona, che hanno fatto emergere un aspetto forse poco conosciuto e sottovalutato: il valore sociale di quello spazio per chi vive nelle sue vicinanze -ha esordito Sabrina Quaranta (PD) presentando la mozione- L’area verde è stato un punto di incontro e svago per molte generazioni, oltre agli aspetti ambientali. Per questo chiediamo all’Amministrazione di rivedere le scelte prese in passato“.

Il sindaco Ivana Gaveglio ha risposto, ribadendo un’osservazione già esternata a “Il Carmagnolese” nei giorni scorsi: “L’iter amministrativo per la valorizzazione di quelle aree verdi è praticamente concluso, frutto di decisioni prese nel 2019: stupisce quindi questa improvvisa levata di scudi a ridosso delle elezioni“, sottolineando quindi i vari interventi della sua Giunta a favore del verde pubblico nel corso del quinquennio di governo della città.

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Gaveglio, dopo alcune osservazioni di natura tecnica, è quindi entrata nel merito della scelta: “Stiamo parlando di un quartiere che, negli ultimi 40 anni, ha subito grandi trasformazioni, diventando a prevalenza residenziale: questa variante al Piano regolatore non si discosta, pertanto, da quanto pianificato in precedenza -ha dichiarato- Per quanto riguarda gli spazi di aggregazione e socializzazione, ve ne sono altri a brevi distanza e nella zona non manca di certo il verde“.

Il sindaco ha quindi rivendicato una visione generale delle necessità di Carmagnola: “Ascoltiamo sempre le richieste dei singoli cittadini, ma come Amministrazione prendiamo scelte nell’interesse della città: ad esempio, in questo caso, l’alienazione dell’area verde serve a finanziare il miglioramento di un’altra area cittadina (la realizzazione del sagrato e della nuova piazza di fronte alla chiesa di San Bernardo, ndr)”.

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Una posizione che non è piaciuta al Partito Democratico: “Gli argomenti della sindaca possono essere tutti capovolti -ha replicato il consigliere Emilio Gamna, ipotizzando anche ricorsiAd esempio, proprio trattandosi di un’area residenziale già edificata, allora il mantenimento dell’area verde assume ancora più valore. Per quanto riguarda San Bernardo, invece, il legame presentato dall’Amministrazione è assolutamente forzato“.

Sul tema è intervenuto anche il capogruppo M5S, Sergio Grosso: “Riconosco che la Giunta Gaveglio, in questi anni, abbia operato a favore per il verde a Carmagnola, ma in quella zona l’area che si vuole vendere ed edificare rappresenta un importante punto verde e piccolo polmone per contrastare le polveri sottili. Considerando quanto si è costruito in città agli ultimi anni, abbiamo davvero bisogno di quest’operazione per una nuova palazzina?“.

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Nel dibattito hanno preso parte anche i consiglieri della Maggioranza di centro-destra. “Da oltre 30 anni passo sovente in quella zona e non ho mai visto vivere quell’area, come invece dichiarano dal centrosinistra, che la dipingono come il “cuore verde” di Carmagnola -ha dichiarato il capogruppo della Lega, Beppe QuattrocchioNon ho mai visto bambini che giocano o anziani che si ritrovano, se non negli ultimi 15 giorni. C’era un campo da bocce ma oggi è scomparso, per inutilizzo“.

E’ intervenuto anche Mimmo La Mura, capogruppo e neo-segretario cittadino di Forza Italia: “I tempi sono cambiati e i bilanci del Comune non sono più quelli di qualche decennio fa, quando entravano molti oneri di urbanizzazione. Oggi, per poter realizzare opere di interesse pubblico, come quella di San Bernardo, occorre anche prevedere operazioni di questo genere“.

La mozione è stata quindi respinta con 9 voti contrari e 7 favorevoli (i consiglieri PD, M5S e Pasquale Sicilia, di recente uscito dalla Maggioranza).

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