Oggi al mercato tornano i banchetti di raccolta firme contro il deposito nucleare a Carmagnola

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Oggi, mercoledì 13 gennaio, prosegue la raccolta firme contro l’ipotesi di fare a Carmagnola il deposito nucleare italiano. Appuntamento in piazza IV Martiri dalle 9.

Raccolta firme contro nucleare deposito di rifiuti radioattivi a Carmagnola
Le firme sono raccolte e convalidate dagli assessori e dai consiglieri comunali, di tutte le forze politiche

Prosegue oggi, mercoledì 13 gennaio 2021, la raccolta firme promossa dal Comitato anti-nucleare contro l’ipotesi di costruire a Carmagnola il futuro deposito nazionale delle scorie radioattive.

Carmagnola tra i possibili siti per il deposito nazionale di scorie nucleari

L’appuntamento è a partire dalle ore 9 in piazza IV Martiri, nel cuore del mercato ambulante, dove saranno presenti consiglieri comunali (di ogni forza politica), assessori e sindaco per autenticare le firme da parte dei cittadini, non solo carmagnolesi, interessati a dire il proprio “no” al progetto di Sogin, aderendo alla petizione ufficiale.

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Nella giornata di lancio della raccolta, sabato scorso, sono state raccolte quasi 1.400 firme in poco più di quattro ore, grazie a diverse postazioni in parallelo, che hanno permesso di svolgere il tutto nel rispetto delle norme anti-contagio.

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Altre firme sono state già raccolte anche a Poirino e analoghe iniziative sono annunciate in diversi Comuni del territorio, a partire da Villastellone e Pancalieri.

Anche a Poirino una raccolta firme contro le scorie nucleari

E’ dallo scorso 5 gennaio che Carmagnola si è mobilitata contro l’ipotesi, resa pubblica quel giorno, di creare a nord di Casanova, sul confine con Poirino, il sito di stoccaggio dei rifiuti atomici italiani, inserendo l’area tra le 67 in tutta Italia che sono state ritenute “tecnicamente idonee” per tale operazione.

Che caratteristiche avrà il deposito nazionale delle scorie nucleari?

Da subito l’Amministrazione Gaveglio e tutto il Consiglio comunale si sono dichiarati contrari al progetto, raccogliendo supporto istituzionale anche da Città metropolitana, Regione e tra numerosi parlamentari eletti in Piemonte.

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Secondo il parere più diffuso sul territorio e tra le istituzioni locali, l’area individuata non sarebbe idonea, in quanto sede di colture agricole di pregio, nei pressi di aree naturali protette e a poco più di un chilometro da frazioni abitate, tutti elementi in contrasto con i criteri che sarebbero stati utilizzati per definire i siti potenzialmente idonei.

Con quali criteri sono stati scelti i siti per il deposito nucleare?