Celebrazioni a Carmagnola per i 500 anni dal primo voto all’Immacolata Concezione

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Comune e Pro Loco di Carmagnola -insieme alle parrocchie e a tante associazioni locali- hanno messo a punto un ricco programma per celebrare i 500 anni dal primo voto all’Immacolata Concezione, patrona della città.

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Nel corso del 2022 Carmagnola celebra i 500 anni dal primo voto all’Immacolata Concezione; l’ultimo affidamento della Città alla sua Patrona è avvenuto nel 2020, in occasione del Covid (foto di Filiberto Alberto)

Con un ricco programma di appuntamenti -da marzo a dicembre, con anche una rievocazione storica in costume a settembre- Carmagnola vuole celebrare in pompa magna i 500 anni dal primo Voto all’Immacolata Concezione, santa patrona della città.

Nel 1522, infatti, vi fu la prima richiesta ufficiale di aiuto alla Madonna da parte dei carmagnolesi, chiedendo la sua intercessione per avere protezione e soccorso dalla terribile peste che si era diffusa in quel periodo.

La richiesta alla Vergine ebbe impulso dalla decisione degli ufficiali del Consiglio che, in rappresentanza di tutta la Comunità, si radunarono nella piazza centrale, l’attuale piazza Sant’Agostino -spiegano dal Comune- Al tempo, infatti, il morbo imperversava nel territorio e aveva aggravato pesantemente lo stato di prostrazione e di difficoltà politica e amministrativa che, nella seconda decade del Cinquecento, aveva coinvolto Carmagnola“.

Una targa in memoria del Voto all’Immacolata contro il Coronavirus

Per la realizzazione dell’intero programma l’Amministrazione comunale si avvarrà della collaborazione della Pro Loco di Carmagnola e di altri gruppi ed associazioni del panorama culturale cittadino, oltre al coinvolgimento di Turismo Torino e Provincia e delle associazioni di promozione turistica Le Terre dei Savoia e Le Antiche Vie del Sale.

L’iniziativa intende valorizzare Carmagnola e il suo territorio, in condivisione con gli obiettivi di tutti gli attori, che compongono il Distretto del Cibo del Carmagnolese e il Distretto del Commercio: per questo nelle azioni di promozione dei beni culturali e artistici cittadini, saranno invitati a partecipare gli studenti delle scuole carmagnolesi, i commercianti e le aziende locali“.

Annunciati i primi progetti del nuovo “Distretto del Commercio” di Carmagnola

Il programma delle celebrazioni del cinquecentenario

Questo il programma degli eventi (ancora soggetto a eventuali aggiunte e/o modifiche):

Venerdì 25 marzo 2022 – Convegno di apertura
Convegno serale dedicato agli aspetti storici, culturali e catechistici del Voto, da tenersi all’interno della chiesa Collegiata, con il contributo dei più autorevoli studiosi della Storia locale.

Aprile 2022 – Attività nelle scuole
Sono stati contattatati i dirigenti scolastici dei tre Comprensivi carmagnolesi e del Polo d’Istruzione superiore “Baldessano-Roccati” affinché vengano proposte delle iniziative alle quali possano prendere parte gli studenti, mediante attività didattiche di vario genere.
Verranno inoltre coinvolti il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze e la Consulta Giovanile. Quest’ultima, in particolare, incontrerà gli alunni delle classi primarie, per leggere e raccontare la vicenda del Voto, nell’intento di favorire fra le generazioni più giovani una maggiore conoscenza della Storia cittadina.

Maggio 2022 – La statuta dell’Immacolata nelle parrocchie
Nelle cinque settimane del mese, la statua dell’Immacolata Concezione sarà esposta, di settimana in settimana, nelle parrocchie dei borghi carmagnolesi. L’ostensione culminerà il 31 maggio nella centrale piazza Sant’Agostino, con la celebrazione della santa messa di commemorazione del Voto.

La preghiera di Carmagnola: “Vergine Immacolata: preservaci, guidaci, proteggici!”

Giugno 2022 – Mese della Cultura
Nel contesto del “Mese della Cultura” carmagnolese, si intende organizzare una mostra sul Voto, allestita nella chiesa di San Rocco, con un’esposizione dei quadri di Giovanni Battista della Rovere, in cui sono rappresentate le scene dei Voti, unitamente alle pergamene e ai libri antichi custoditi nell’archivio storico comunale, che documentano le vicende storiche della città nel 1522.
Inoltre, giovedì 30 giugno, si terrà una serata dedicata ai Canti Mariani, con la partecipazione di gruppi e corali carmagnolesi.

Settembre 2022 – Fiera del Peperone e rievocazione storica
Durante la Fiera nazionale del Peperone si intende proporre visite guidate della città e dei principali luoghi di interesse storico, alla scoperta del ricco patrimonio artistico ed architettonico carmagnolese.
Il 17 e 18 settembre si terrà quindi la rievocazione storica, rappresentata proprio in piazza Sant’Agostino, proprio dove la vicenda del Voto ebbe luogo. L’evento si terrà in presenza e in streaming, grazie anche alla realizzazione di un video che, successivamente, verrà proposto agli alunni delle scuole carmagnolesi.

Dal 29 novembre all’8 dicembre 2022 – Celebrazioni eucaristiche
Dal 29 novembre, nove giorni di incontro e preghiera, con la tradizionale Novena in Collegiata. Santa messa del Voto la sera del 7 dicembre. Processione per le vie del centro la mattina dell’8 dicembre, festa patronale dedicata all’Immacolata Concezione.

Il testo della preghiera del Voto all’Immacolata Concezione

I Voti di Carmagnola all’Immacolata: la storia

Gli avvenimenti che si intendono ricordare con la realizzazione della rievocazione storica sono quelli che, tra il 1521 e il 1523, travolsero la Comunità di Carmagnola la quale, proprio 500 anni or sono, espresse il primo voto a Maria Immacolata, evento che fu soprattutto espressione della volontà civile.

Erano i tempi della guerra fra Carlo V di Spagna e Francesco I di Francia, la cosiddetta guerra d’Italia, che portò in città non pochi sconvolgimenti. Scrive infatti, a tal proposito, il professore e teologo Lorenzo Pegolo: “Non mai più sciagure funestarono la nostra città. Due potentissimi monarchi si disputavano il predominio d’Europa (…) L’Italia fu per lungo tempo teatro delle loro guerre, durante le quali si videro passare nella nostra città Svizzeri, Francesi, Tedeschi, Spagnoli e dalle loro marcie devastatrici Carmagnola dissanguata, saccheggiata, distrutta, soggiorno continuo di truppe ventuiere”.

Dalle fonti documentarie conservate nell’archivio storico comunale, si evince che fin dal 1521 vi erano stati casi di contagio, tanto che gli ammalati erano stati trasferiti fuori dalla città, nella regione detta Ronco, in prossimità del fiume Po. Una particolare attenzione infatti, era stata richiesta dagli ufficiali del Comune ai custodi della sanità affinché vigilassero su coloro ai quali era stato affidato il compito di sorvegliare le porte di Zucchetta, di Moneta e di San Giovanni.

Contro il Coronavirus Carmagnola rinnova il voto all’Immacolata

Un’attenta e scrupolosa politica di controllo venne dunque messa in atto dal Comune, tanto che, nel mese di marzo 1522 parve superato il pericolo “della contagione”. Tuttavia, già ad aprile dello stesso anno il Consiglio di Carmagnola si radunò per discutere nuovamente della necessità di preservare la Comunità ”contra infirmitatem contagiosam et pestiferam” che tornò a manifestarsi con prepotenza.

Il silenzio della documentazione deliberativa fa supporre che davvero grave sia stata la situazione sanitaria a partire dal secondo semestre del 1522. Tale condizione fu resa ancora più difficoltosa dall’arrivo a Carmagnola di soldati mercenari, i Lanzichenecchi, coloro i quali, come scrive Giovanni Andrea Saluzzo del Castellar, “non temono la peste et si trufeno (burlano) de chi la teme”.

La tradizione vuole che, proprio in questo lasso di tempo, dodici “padri famiglia” (sicuramente da identificare, come già detto, con i rappresentanti del Consiglio della Comunità e dei capi di casa) si siano radunati nella piazza principale e, davanti alla chiesa dei padri agostiniani, abbiano pronunciato un Voto alla Madonna della Concezione affinché facesse cessare il contagio.

“Immacolata, proteggici dal Covid”: tornano a suonare le campane delle chiese di Carmagnola

E, sempre alla tradizione, che per altro ispirò -seppur un secolo dopo– il pittore Giovanni Battista della Rovere autore del quadro che raffigura tale evento, si deve il racconto che tramanda la rottura della ruota del carro sul quale erano trasportati i morti di peste, proprio a simboleggiare che il Voto era stato accolto.

I Carmagnolesi, con quel voto, promisero di digiunare la vigilia dell’8 dicembre e di costruire una cappella in onore della Vergine. Gli Ordinati comunali attestano che la Comunità si mobilitò immediatamente per identificare il luogo nel quale costruirla e sancirono che essa venisse eretta nella Collegiata. Si deve arrivare però agli ultimi vent’anni del Cinquecento per il completamento dei lavori di abbellimento della cappella.

Il Voto alla Vergine è stato quindi rinnovato altre sei volte nei secoli successivi -negli anni 1630, 1714, 1734, 1835, 1944 e 2020- in occasione di altri travagliati e difficili eventi, ultimi dei quali la Seconda Guerra Mondiale e la recente pandemia Covid-19.

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