Pubblicato il programma politico di “La Città che cresce” per Carignano

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Pubblicato il programma politico della lista civica di centro-sinistra “La Città che cresce”, che candida Roberto Falciola a sindaco di Carignano.

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Carignano: pubblicato il programma politico di “La Città che cresce”.

La lista “La Città che cresce” di Carignano, capitanata dal candidato sindaco di centro-sinistra Roberto Falciola, rende pubblico il programma politico in vista delle prossime elezioni comunali.

Punto di partenza della stesura della lista è stata la frase di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze negli anni ’60, che ha dichiarato come fosse fondamentale dare un compito alla città per evitarne la morte -spiega Falciola- l’obiettivo che si è prefissato il nostro gruppo è quello di evitare che i cittadini si sentano soli di fronte alle difficoltà attraverso un modello di governo incentrato sul confronto e sul dialogo tra gli individui“.

Il programma si suddivide in tre macro-aree: “Stare bene a Carignano”, “Il territorio, l’ambiente e le strutture” e “Carignano da conoscere e da far conoscere”. Per ogni sezione, “Il Carmagnolese” ha individuato alcuni punti salienti: l’intero documento è comunque interamente consultabile sul sito de “La Città che cresce”.

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Stare bene a Carignano

Nel primo capitolo, si pone l’attenzione sui singoli, in quanto bambini, giovani, adulti, anziani, e sulle famiglie che abitano all’interno del territorio. Di estrema importanza nella formulazione della parte iniziale di questa sezione è stato il sondaggio condotto dal gruppo di cittadinanza attiva lo scorso settembre e che ha coinvolto i giovani carignanesi.

Per i bambini e i ragazzi, “La Città che cresce” punta a consegnare ai futuri cittadini spazi di pensiero e di azione. Elemento fondamentale per raggiungere questo scopo è la ricostituzione di un Consiglio comunale dei ragazzi, previsto dallo Statuto ma non utilizzato. A questo si aggiunge la volontà di: garantire spazi pubblici più sicuri dedicati ai piccoli, una più stretta collaborazione con le scuole locali per sviluppare progetti legati al territorio e un doposcuola a prezzi più vantaggiosi per le famiglie più fragili, con l’obiettivo di favorire il calo della dispersione scolastica.

Tra le diverse iniziative dedicate ai più grandi, si prevede invece di: aumentare la comunicazione tra il Comune e i giovani attraverso l’uso di canali informativi diversi; progettare un nuovo centro giovanile da utilizzare come spazio di aggregazione; valorizzare il progetto estivo di Piazza Ragazzabile; reintrodurre il servizio civile nell’Amministrazione e riqualificare il cortile interno del palazzo comunale con panchine e stalli per biciclette.

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Nei confronti degli anziani, si vuole favorire la comunicazione chiara di agevolazioni e di iniziative di tipo socio-sanitario (come le convenzioni dell’ASL), porsi da tramite per il congiungimento di utenti bisognosi con consulenti specifici, incrementare azioni di volontariato mirato anche per combattere la solitudine e dare importanza all’alfabetizzazione informatica, fornendo assistenza a chi si trova in difficoltà.

Una parte importante è poi dedicata alle famiglie. A questo proposito, il programma politico si propone di sviluppare un progetto di sostegno alla genitorialità in collaborazione con le realtà educative locali, dare il via al piano di trasformazione degli spazi dell’ex scuola materia di via Forneri in centro polifunzionale per i nuclei familiari e andare maggiormente incontro alle necessità dei genitori con figli iscritti all’asilo in modo che la scuola sia fruibile nella migliore maniera possibile.

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Un punto specifico è poi incentrato sulle pari opportunità e sull’importanza di garantire questo principio anche grazie all’aiuto delle Associazioni. L’Amministrazione di centro-sinistra vorrebbe istituire una Consulta sociale e creare un patto educativo basato sull’accettazione della diversità, sulla parità tra i sessi riguardo le scelte e sul rifiuto della violenza come metodo e strumento del conflitto.

Per raggiungere questo obiettivo, tra le numerose proposte, si intende creare uno sportello di ascolto, aderire a progetti in rete di auto-mutuo aiuto e, per gli stranieri, sostenere l’integrazione con scambi culturali e ampliare l’offerta formativa e i corsi per l’apprendimento della lingua italiana.

Relativamente alle Associazioni locali, “La Città che cresce” vuole creare un albo che raccolga tutti gli enti e le aree di intervento per creare attività di coordinamento tra organismi simili e assicurarne una maggiore diffusione con il fine coinvolgere un numero sempre più alto di cittadini.

La sanità è un’altra delle questioni che viene presa in considerazione. In merito all’argomento, si vuole: procedere a un’attenta valutazione del processo di costruzione del nuovo ospedale attualmente sospeso e realizzare il polo di servizi ASL nell’ex ospedale di Carignano, presto hospice della FARO.

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Strettamente connesso alla salute è lo sport, tematica su cui si intende intervenire con operazioni come la trasformazione della zona ex-Lucciola/Garavella in un polo sportivo indoor, la sistemazione e l’introduzione di nuovi percorsi e attrezzature per la ginnastica nei parchi e l’emissione di contributi economici a favore delle fasce più deboli per l’attività sportiva dei giovani.

Da non dimenticare è poi la sicurezza all’interno del paese, che deve essere incrementata per garantire una migliore qualità della vita. Nello specifico, ci si propone di curare l’illuminazione notturna, installare apparecchi di video-sorveglianza nei luoghi più a rischio, organizzare uno sportello di vicinanza e un servizio online che dia informazioni su temi come le truffe agli anziani e rafforzare il coordinamento tra forze dell’ordine, protezione civile, associazioni e vigili del fuoco.

Il territorio, l’ambiente e le strutture

Ad aprire il capitolo è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nato per rilanciare i Paesi dell’UE dopo la crisi causata dalla pandemia. Relativamente al piano, a cui il Comune ha preso parte richiedendo finanziamenti per diciassette progetti e di cui si auspica l’effettiva emanazione, il centro-sinistra dichiara come sia necessario sfruttare questa occasione nella maniera più consona e ottimale possibile.

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Uno spazio importante è poi affidato al paragrafo “Muoversi a Carignano“, in cui si affronta il tema della viabilità cittadina. Nel complesso, si vuole incentivare l’utilizzo delle biciclette, aumentando il numero degli spazi di posteggio, cercando finanziamenti per la realizzazione di piste ciclabili di collegamento tra i Comuni limitrofi e aggiustando gli spazi già esistenti.

A questo si aggiunge poi la redazione del Biciplan insieme alla cittadinanza, all’interno del quale viene illustrato un disegno della rete ciclabile. Per i pedoni, invece, si ha intenzione di dare il via alla manutenzione dei marciapiedi, all’abbattimento delle barriere architettoniche che possono essere un ostacolo per chi ha difficoltà motorie, alla miglioria della segnaletica e alla promozione del Pedibus per i bambini.

“La Città che cresce” ha poi individuato due cambiamenti positivi che dovrebbero essere attivati a Carignano per gli automobilisti: il mantenimento in buono stato delle strade e la riorganizzazione dei posteggi, prevedendo la trasformazione del piazzale della Molinetta in parcheggio.

Infine, per quanto riguarda il trasporto pubblico si punta a realizzare un servizio di trasporto interno, da sperimentare inizialmente nei giorni di mercato, e migliorare gli spostamenti verso Torino e le altre località, anche con l’attivazione di una navetta che colleghi Carignano alla stazione ferroviaria di Villastellone.

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Fine della lista è poi quello di redigere un piano di recupero del centro urbano e delle borgate storiche, nell’ottica di prediligere il restauro e la ristrutturazione alla costruzione di nuovi edifici.

A questo proposito, sono state individuate cinque strutture e si propone per ognuna di esse una nuova modalità di utilizzo: l’ex municipio piazza San Giovanni, da convertire in spazi da affidare alle associazioni di volontariato dato lo scarso successo dei bandi; Villa Bona, a oggi utilizzata da Giovaninsieme, da valorizzare anche con eventi, mostre e set cinematografici; l’ex caserma di via Quaranta, attualmente occupata da cantieri per la costruzione di alloggi di emergenza abitativa; l’ex scuola dell’infanzia di via Forneri, destinata a trasformarsi in un centro polifunzionale per le famiglie e l’infanzia; e l’ex fabbrica Bona.

Particolare peso è dato ai cittadini delle borgate, i quali da anni lamentano alcune problematiche non ancora risolte, tra cui: il passaggio delle auto a velocità non controllata, la viabilità disagevole, l’enumerazione civica incompleta, la scarsa pulizia dei fossi, l’allagamento dei rii, l’assenza di rete fognaria e del gas metano in alcuni casi.

Per lo sviluppo economico della città, si mira a creare un legame diretto con le attività locali, incentivare la creazione di nuova impresa mediante gli strumenti offerti dalla Regione, dalla Camera di Commercio e dalla Città Metropolitana e dar vita a spazi di coworking e smartworking negli edifici pubblici disponibili.

“La Città che cresce” critica la gestione del verde a Carignano

Uno spazio importante è poi incentrato sul verde pubblico. In questo caso, si suggerisce una collaborazione maggiore con i cittadini e le associazioni per garantire una frequenza più elevata della cura e della manutenzione degli spazi, la piantumazione degli alberi abbattuti dall’attuale Amministrazione così come il rinnovamento delle alberate (come il viale di corso Battisti).

Collegato al discorso del verde, si punta ad attuare miglioramenti nei parchi, come la valorizzazione del percorso che conduce al fiume anche attraverso l’introduzione di strutture che favoriscano attività come il podismo, il ciclismo e il canottaggio, la messa a disposizione di attrezzatura per skateboard e biciclette nell’area “Po Piccolo”, oltre che la costruzione di una recinzione nel parco Caduti di Nassirya per favorire la sicurezza. Per i padroni degli amici a quattro zampe, si vuole poi provvedere alla migliore gestione possibile dell’area cani in via di costruzione e valutare l’eventuale introduzione di ulteriori zone dedicate.

Inoltre, la situazione di crisi delle attività estrattive ha portato a un’occupazione prolungata degli spazi che si prevedeva di restituire alla cittadinanza in piste ciclabili, aree pic-nic e simili. A questo proposito sul programma si legge: “Il Masterplan del Po e dei laghi sono rimasti sulla carta e poco o nulla è stato realizzato: c’è un grande lavoro che possiamo fare“. Viene inoltre fatto notare come in alcune aree comunali, come quella del Garettino, sono state lasciate in abbandono e, per risolvere il problema, ci si propone di intervenire coinvolgendo Associazioni e gruppi di volontariato.

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Nei confronti dell’agricoltura, la lista guarda al dialogo tra gli operatori del settore riguardo al futuro delle coltivazioni e degli allevamenti. Si vuole poi porre da intermediario tra le nuove forme urbane di acquisto (come i gruppi di acquisto solidale) e i fornitori, informare gli agricoltori sulle possibilità di finanziamento del Piano di sviluppo rurale -in particolare per quanto riguarda la tutela della biodiversità del territorio- e fornire aiuto per accedervi. Infine, ci si propone di promuovere il Distretto del cibo, che può rappresentare un’enorme opportunità per i coltivatori (ad esempio, per la riconversione di alcune colture).

Infine, un ulteriore obiettivo è di rendere Carignano una città più sostenibile, attraverso progetti come la sensibilizzazione dei cittadini su stili di vita più ecologici, la lotta all’abbandono dei rifiuti anche tramite le foto-trappole e sistemi di video-sorveglianza e l’istituzione di un servizio di “spazzino di campagna”, che si occupi di intervenire periodicamente raccogliendo l’immondizia abbandonata in zone come Arenile e Garettino.

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Carignano da conoscere e da far conoscere

L’Amministrazione intende investire fortemente sullo sviluppo del turismo con lo scopo di generare un vero e proprio distretto turistico mediante formule già note come fiere e sagre. Questa iniziativa vuole essere integrata con il rilancio dei circuiti museali, come la Rete ecomusei, e il reinserimento di Carignano all’interno del percorso TurismoTorino.

Relativamente al tradizionale Carnevale, si intende migliorare la cooperazione tra Comune e carnevalanti e coinvolgere maggiormente le generazioni più giovani per mantenere in vita le tradizioni attraverso la collaborazione con la scuola.

Per assicurare un attaccamento emotivo maggiore nei confronti della città, “La Città che cresce” punta sul valore della memoria: a questo proposito, si propone di istituire una Società Storica Carignanese che raccolga materiali storici e biografici degli abitanti della città dei decenni precedenti e di rivitalizzare il Museo Giacomo Rodolfo e l’ecomuseo del tessile. Inoltre, in collaborazione con l’ANPI e associazioni locali, si intende commemorare in modo più significativo l’eccidio di Pilone Virle e il 25 aprile.

Infine, per la biblioteca, “La Città che cresce” si interessa a permettere il ricambio dei materiali presenti, introdurre l’utilizzo di nuove tecnologie comunicative e riattivare il prestito interbibliotecario SBAM.

Carignano: “La Città che cresce” organizza gli Aperidee