Il consigliere di opposizione Roberto Frappampina (Il futuro di Carmagnola) attacca l’Amministrazione per aver affidato a una ditta esterna la gestione della rete informatica del Comune: “C’è un rischio per i dati sensibili dei cittadini?”.
Il tema della sicurezza dei dati personali dei carmagnolesi presenti sulla rete informatica comunale è stato al centro del dibattito nell’ultima seduta del Consiglio, a seguito di un’interpellanza presentata dal gruppo civico di opposizione “Il futuro di Carmagnola”.
Da metà luglio, infatti, il servizio di gestione è stato affidato all’azienda Tecnologie Digitali di Bra, specializzata nel settore informatico, a fronte di un costo di circa 50 mila euro.
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“Perché si è dovuto ricorrere all’esternalizzazione? Non vi erano competenze interne all’apparato amministrativo comunale? La ditta esterna ha accesso ai dati sensibili dei carmagnolesi?” sono alcune delle domande rivolte dal capogruppo Roberto Frappampina alla Giunta Gaveglio.
Il rappresentante de “Il futuro di Carmagnola” ha inoltre chiesto quale sia stata la procedura per l’affidamento all’azienda braidese e se sia stato individuato un responsabile comunale per vigilare sull’operato della Tecnologie Digitali.
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Le risposte sono venute dall’assessore delegato Massimiliano Pampaloni: “La ditta può, anzi deve, avere accesso a tutti i dati del Comune -ha replicato- Sono stati nominati dei responsabili del trattamento, nei modi e con le procedure fin qui adottate per ogni azienda che ha dovuto fare manutenzione ai server dell’Ente“.
Pampaloni ha quindi chiarito che l’organico comunale ha perso i due profili professionali idonei a gestire il servizio (uno per dimissioni, uno per trasferimento in Regione) e non vi erano graduatorie interne valide per la posizione richiesta.
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“Abbiamo anche individuato due possibili figure idonee, ma nessuno ha accettato il trasferimento a Carmagnola per motivi logistici, mentre la procedura di mobilità è andata deserta -prosegue l’assessore- A questo punto, vista la necessità di garantire la continuità nella gestione della struttura informatica, si è scelta la via esterna, peraltro già sperimentata da altri Comuni simili al nostro“.
La scelta di rivolgersi alla Tecnologie Digitali è stata quindi presa proprio sulla base dell‘esperienza già maturata dalla ditta braidese in Enti di dimensioni paragonabili a Carmagnola.
“Stiamo comunque lavorando per individuare un responsabile, anche perché per legge ora siamo obbligati a passare al Cloud: per questo stiamo cercando una figura professionale che abbia la visione informatica che serve al nostro Comune“, ha concluso Pampaloni.
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L’interpellanza è stata firmata anche dai consiglieri di centrosinistra. Sul tema è pertanto intervenuto anche il consigliere Federico Tosco, del Partito Democratico: “Come mai tanto personale sta lasciando il nostro Comune, dopo anni di servizio?“.
Non è mancata una stoccata rispetto all’apporto da parte dei discussi “professionisti che collaborano in forma volontaria“, tra cui un noto ingegnere informatico: “Quale contributo è stato dato da questa persona? Perché alla fine si è dovuto comunque esternalizzare il servizio, spendendo peraltro 50 mila euro all’anno?“, ha chiosato l’ex segretario Dem.
“Faccio notare che la cifra impegnata è inferiore ai due stipendi del personale che gestiva in precedenza la rete informatica comunale -ha risposto Pampaloni- I risultati ottenuti, grazie anche alle collaborazioni volontarie, sono ottimi e sotto gli occhi di tutti“.
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