Andrea Turchi e Sergio Scovazzo al ristorante del Bobbio di Carignano

691

Il ristorante didattico del “Bobbio” di Carignano ha riaperto per la cena di Natale dell’Istituto, evento che ha visto ospiti due ex studenti: lo chef Andrea Turchi e il maestro panificatore Sergio Scovazzo.

turchi bobbio carignano
Sergio Scovazzo e Andrea Turchi ospiti alla cena di Natale del Bobbio di Carignano, insieme alla dirigente scolastica Claudia Torta (foto @ Facebook)

Terminati i lavori di ristrutturazione, nelle scorse settimane ha riaperto il ristorante didattico della sezione alberghiera del “Bobbio” di Carignano: la riapertura si è svolta in concomitanza con la cena di Natale dell’Istituto, evento che ha visto ospiti gli ex-allievi Andrea Turchi, ora chef al San Quintino Resort di Busca (CN), e Sergio Scovazzo, maestro panificatore di Santena vincitore del primo premio per il panettone tradizionale piemontese al concorso “Una Mole di Panettoni” 2022.

Per l’occasione, la scuola ha realizzato un’intervista allo chef Turchi, che riportiamo di seguito:

Come è stato il ritorno a scuola, ma “dall’altra parte della barricata”?
La cena didattica al Bobbio è stata una bellissima esperienza. È sempre gradevole
tornare nei posti in cui si è cresciuti, rivedere dopo qualche anno professori e
assistenti e avere l’occasione di lavorare nuovamente insieme a loro. Ho scelto i piatti cercando sapori semplici e diretti, usando materie prime facili da reperire e tecniche di lavorazione interessanti, ma che allo stesso tempo gli alunni possono provare a riprodurre nel quotidiano e in maniera autonoma. Lo scopo di queste cene, oltre a soddisfare il palato degli ospiti, è quello di trasmettere e lasciare qualcosa ai ragazzi che hanno collaborato, partecipando con curiosità e interesse.

Il miglior panettone tradizionale piemontese 2022 è “made in Santena”

Qual è stato il suo percorso di formazione dopo il diploma?
Dopo aver concluso il Bobbio ho avuto la fortuna di partecipare al Master dei talenti
in Danimarca, un’esperienza indimenticabile, in cui ho lavorato per due mesi e mezzo
al Comwell Hotel. Poco dopo il rientro a Torino è arrivata la chiamata del ristorante
Del cambio, un posto che sicuramente ha dato vita al mio percorso e mi ha dato modo
di capire che per fare questo mestiere ci vogliono passione, dedizione, sacrificio e
grandi conoscenze, ovviamente anche di tipo tecnico. Un’esperienza tanto dura
quanto bella, sotto la guida di Matteo Baronetto. Dopo ci sono state altre esperienze,
stellate e non, tra cui le più importanti e formative per me sono state sicuramente
quelle nella cucina di Moreno Cedroni, maestro della cucina di mare, e in quella di
Alessandro Mecca: cucina vera, di gesto, che emoziona attraverso i suoi sapori diretti
e riconoscibili.

Cos’è per Lei il suo lavoro: creare cibo o…?
Questo mestiere per me è arte, cultura, amore, una cosa così forte da unire le persone
e creare in loro emozioni; è un gioco di squadra in cui non possono mancare
collaborazione, confronto, scambi continui di idee e di stimoli, in cui si impara
sempre qualcosa di nuovo. Da soli si hanno due mani, e con sole due mani in cucina
non si può andare lontano, La forza è fatta dalla squadra.

A Carignano torna “Cook the Book” con Perissinotto e d’Ettorre

Concludiamo con un classico: progetti per il futuro?
Terminata la mia esperienza come chef al San Quintino Resort, splendida realtà di
Busca (CN), a marzo continuerò il mio cammino con Alessandro Mecca, che prenderà in gestione il ristorante del Castello di Grinzane Cavour e sarà ancora una
volta una sfida bellissima e stimolante!

In quattro risposte la sintesi di ciò che la scuola deve fare con i suoi allievi:
Trasmettere conoscenze e sviluppare competenze tecniche e pratiche, preparare ad
affrontare il mondo del lavoro, soprattutto adattandosi ai diversi contesti operativi e
alle diverse necessità, ma anche aprire uno spazio alla curiosità, al desiderio di
crescere, di vivere e vincere in modo sano sfide professionali e umane.

A tal proposito, la dirigente Claudia Torta si è espressa: “Desidero cogliere l’occasione per augurare a tutti un buon 2023 e per confermarvi che al Bobbio tutte queste qualità si possono maturare e si possono visualizzare, approfittando dell’ultimo
appuntamento del 14 gennaio per l’orientamento scolastico”.

L’ex preside del Bobbio Franco Zanet si è dichiarato commosso, definendo Turchi e Scovazzio quali “soddisfazione di una scuola” e “grande esempio di voglia di imparare e di affermarsi, dimostrando umiltà, senso di appartenenza e grande amore per i professori e i nuovi allievi“.

Cook the Book con Paola Cereda al Bobbio di Carignano