Nuova organizzazione per la Protezione civile di Carmagnola

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Dopo il passaggio in Prima Commissione, sta per arrivare al traguardo finale il nuovo modello di organizzazione della Protezione civile sul territorio di Carmagnola.

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Definita la nuova organizzazione del sistema di Protezione civile comunale a Carmagnola [immagine di repertorio @ Wikimedia Commons]
Sta per arrivare al traguardo finale il nuovo modello di organizzazione della Protezione civile sul territorio di Carmagnola, contenuto nel nuovo Piano discusso dalla Prima Commissione consiliare presieduta dal consigliere Albani.

Sono state definite le questioni legate al modello organizzativo: la macchina può ora partire per fare attività di Protezione Civile allineate alla normativa vigente“, ha spiegato il tecnico Gianfranco Messina, presentando la propria relazione.

Il prossimo passo riguarderà l’approvazione degli appositi regolamenti aggiornati da parte del Consiglio comunale: essi riguardano gli organi, le strutture e l’impiego di personale volontario.

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Al vertice della nuova struttura vi sarà il Comitato comunale di Protezione civile, presieduto dal sindaco e composto dagli assessori (a partire da quello delegato alle tematiche in oggetto), del comandante della Polizia locale e del comandante della stazione dei Carabinieri di Carmagnola.

A rendere operative le decisioni prese da questo organo politico-decisionale, vi sarà l’Unità di crisi, sempre presieduta dal sindaco e composta dai responsabili delle Ripartizioni comunali, collegata alla Sala operativa comunale, composta da dipendenti dell’ufficio tecnico e membri della Polizia locale, con il compito di raccogliere ed elaborare tutte le informazioni dal territorio.

Un “reparto volo” per la Protezione civile di Carmagnola

A fianco della nuova struttura comunale, resteranno sempre operative le varie realtà già presenti con i loro volontari a livello territoriale: da Emergenza Radio Carmagnola a Croce Rossa e Vigili del fuoco volontari.

In caso di emergenza è fondamentale coordinare le varie competenze: per questo tale organizzazione è strategica, senza spazio all’improvvisazione -ha sottolineato Messina, sottolineando come Carmagnola abbia un vasto territorio da monitorare e svariati potenziali rischi- Vi sono inoltre specifiche procedure operative, legate sia a fenomeni che possono essere previsti con anticipo (ad esempio le alluvioni, sulla base dei bollettini di allerta regionali, ndr) sia quelli non prevedibili, come eventuali incidenti industriali, sismici o legati ai trasporti e altre attività antropiche”.

Fondamentali, all’interno del nuovo Piano di Protezione civile comunale, saranno anche la formazione e il coordinamento della comunicazione, sia interna che rivolta ai cittadini “innanzitutto con il compito di non far diffondere il panico, dando risposte qualificate e mettendo la popolazione in condizione di auto-proteggersi“.

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