Nuovo Ospedale Unico, il Sindaco Gaveglio: “Preoccupata per la possibile vendita del San Lorenzo”

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E’ stato ufficialmente approvato il ricorso al Tar contro la scelta della Regione di localizzare nell’area di Cenasco, tra Moncalieri e Trofarello, il futuro ospedale unico dell’Asl TO5.
A fine dicembre era stato il Comune di Villastellone a dare per primo il proprio “via libera” alla scelta di ricorrere alle vie legali; in gennaio anche Carmagnola – insieme a Carignano, Lombriasco e Piobesi Torinese ha dato la propria adesione formale, con un atto della Giunta Gaveglio che ha dato seguito alla mozione di indirizzo presentata dalla Maggioranza nel corso del Consiglio comunale di dicembre. L’incarico per il ricorso è stato affidato allo studio legale degli avvocati Sciolla e Viale di Torino, il cui onorario di 13 mila euro è stato suddiviso tra i Comuni ricorrenti in base alla popolazione: Carmagnola spenderà pertanto circa 8 mila euro.

Ivana Gaveglio – Sindaco di Carmagnola

«Questa azione è un atto dovuto, perché vogliamo evitare che venga fatto un macroscopico errore: chiediamo inoltre che siano rispettati gli accordi iniziali –commenta a caldo il sindaco, Ivana Gaveglio- Il nostro messaggio per la Regione è: medita le tue scelte, ridiscuti tutto con i Comuni interessati e salvaguarda il territorio».
Le tesi a supporto del ricorso sono quelle ampiamente illustrate nel dibattito in aula a dicembre: l’area individuata non è baricentrica rispetto al territorio dell’Asl TO5; la viabilità stradale e ferroviaria non consente un’agevole raggiungibilità da parte di una fetta importante dell’utenza; vi sono rischi di carattere idraulico ed idrogeologico, mentre si va invece a impermeabilizzare ulteriore suolo in una zona già soggetta a fenomeni alluvionali, e si utilizza terreno agricolo anziché recuperare aree compromesse (come la ex Stars di Villastellone). Su questi ultimi aspetti, in particolare, la delibera comunale richiama il Piano territoriale approvato dal Consiglio regionale, che “non consente la realizzazione di infrastrutture di interesse pubblico in aree agricole di particolare pregio e fertilità se esistono altre possibilità di localizzazione”. Inoltre, fa rilevare la Giunta carmagnolese, “nella zona individuata vi sono tralicci dell’alta tensione che rischiano di compromettere il funzionamento del servizio di elisoccorso, uno dei criteri previsti per garantire l’elevata prestazione dei servizi del nuovo ospedale”.
Intanto il sindaco Gaveglio esterna una sua “seria preoccupazione” relativa al San Lorenzo: «Nonostante le rassicurazioni generali sentite finora, sono convinta che l’ospedale carmagnolese, in particolare la nuova “piastra” che è all’avanguardia, sia di gran lunga la struttura più appetibile sul mercato tra tutte quelle che potrebbero essere vendute per finanziare l’ospedale unico. Occorre restare molto vigili su questo tema, per evitare che Carmagnola venga vessata due volte».